Habemus papam: per la prima volta un papa statunitense. Dieci volte la parola pace nella sua prima benedizione “Urbi et Orbi” in un mondo colpito da numerosi conflitti armati. Foto crediti: Vatican Media
di Redazione Mamme Magazine
È il cardinale statunitense Robert Francis Prevost il nuovo pontefice con il nome di Leone XIV. La fumata bianca è arrivata qualche minuto dopo le 18, al secondo giorno di Conclave e dopo solo quattro scrutini dei 133 cardinali riuniti nella Cappella Sistina: l’elezione dell’8 maggio del nuovo papa, successore di Francesco, è stata tra le più brevi degli ultimi 150 anni. È la prima volta che uno statunitense sale al soglio pontificio. Prevost, classe 1955 (70 anni il prossimo 14 settembre), è nato a Chicago ed è un religioso agostiniano e missionario statunitense.
La prima benedizione
Dieci volte la parola pace appare nella sua prima benedizione “Urbi et Orbi”. Un passaggio è stato particolarmente forte: “Questa è la pace del Cristo Risorto, una pace disarmata e una pace disarmante, umile e perseverante. Proviene da Dio, Dio che ci ama tutti incondizionatamente. Ancora conserviamo nei nostri orecchi quella voce debole ma sempre coraggiosa di Papa Francesco che benediva Roma”.
La dichiarazione: il presidente della Repubblica
Arrivate le congratulazioni dalle autorità di tutto il mondo. In Italia il presidente Mattarella ha inviato una lettera al nuovo pontefice. “Sono certo che la lunga esperienza nel sud del mondo che Vostra Santità ha maturato anche in veste di missionario manterrà acceso quel faro verso i più deboli e dimenticati che Papa Francesco aveva voluto illuminare fin dall’inizio del proprio pontificato” le parole del capo dello Stato, che prosegue parlando di dialogo, giustizia e pace: “In questo momento storico, in cui tanta parte del mondo è sconvolta da conflitti inumani dove sono soprattutto gli innocenti a soffrire le conseguenze più dure di tanta barbarie, desidero assicurarLe l’impegno della Repubblica Italiana a perseguire sempre più solidi rapporti con la Santa Sede per continuare a promuovere una visione del mondo e della convivenza tra i popoli fondata sulla pace, sulla garanzia dei diritti inviolabili e della dignità e la libertà per tutte le persone. Quella pace che Vostra Santità ha evocato con forza nel Suo primo messaggio dalla loggia di San Pietro e che è la speranza dell’umanità intera.
Il ministro della Salute su chi soffre
Le congratulazioni sono giunte anche da Orazio Schillaci, ministro della Salute. “Il mio augurio più sincero al nuovo Pontefice che ha subito voluto manifestare la vicinanza della Chiesa alle persone che soffrono”, ha affermato nella sua lettera a Leone XIV.