Giornata della terra, un terzo della popolazione infantile è a rischio povertà e crisi climatica

22 aprile 2025 – In occasione della Giornata della terra, la ricorrenza delle Nazioni Unite per celebrare la salvaguardia dell’ambiente e del pianeta, Save the children ricorda che ben  774 milioni di bambini sono soggetti a duplice rischio

di Redazione Mamme Magazine

 

Oggi si festeggia l‘Earth day, la Giornata della terra ideata dall’Onu per la tutela del pianeta. Save the Children approfitta della ricorrenza per ricordare che circa 774 milioni di bambini – un terzo della popolazione infantile mondiale – risultano esposti al duplice rischio della povertà e della crisi climatica senza accesso al cibo, all’acqua, all’assistenza sanitaria e all’istruzione.

L’organizzazione internazionale, da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro, sottolinea ulteriori dati: tra luglio 2023 e giugno 2024 ben 766 milioni di bambini sono stati esposti a ondate di calore estreme. Durante lo scorso anno, il più caldo degli ultimi 175 anni di misurazione delle temperature e il primo anno in cui la temperatura media globale ha superato di oltre 1,5°C i livelli preindustriali, l’Europa è stato il continente che ha registrato il riscaldamento più rapido. Infatti nel 2024 ha segnato un aumento medio delle temperature di +2,4 °C rispetto al periodo preindustriale nonché le inondazioni più gravi degli ultimi 12 anni.

“È necessario che i bambini e i giovani siano al centro delle politiche e dei processi decisionali che riguardano il clima”, le parole di Daniela Fatarella, direttrice generale di Save the Children, che riporta  alla “necessità di accelerare l’azione globale verso un futuro più sostenibile, di agire quindi con urgenza per realizzare interventi e assicurare i finanziamenti necessari per promuovere politiche di mitigazione e di adattamento che tengano conto dei diritti dei bambini, delle bambine e dei giovani”. E riporta alla dura realtà: “A quasi dieci anni dallo storico Accordo di Parigi con cui gli Stati si sono impegnati a mantenere l’innalzamento della temperatura sotto i 2° e – se possibile – sotto 1,5°C rispetto ai livelli pre-industriali, questi obiettivi sono ancora troppo lontani“.

L’infanzia a rischio per il caldo estremo

In alcuni Paesi crescono i ricoveri ospedalieri dei più piccoli, con un aggravio delle condizioni respiratorie come l’asma. Non solo: ci sono conseguenze anche sulla salute mentale e sullo sviluppo generale dei minori. Inoltre, in altri contesti, aumentano le disuguaglianze esistenti e l’insicurezza alimentare. Per non dimenticare le zone di guerra: l’effetto combinato delle ondate di calore e delle crisi umanitarie mette ulteriormente in pericolo i bambini che già vivono in condizioni precarie. Le ondate di calore compromettono anche l’istruzione, con la chiusura delle scuole e la riduzione dell’apprendimento.

Save the children fornisce alcuni esempi: nei mesi di aprile e maggio 2024, più di 210 milioni di minori hanno perso giorni di scuola a causa del caldo estremo. Lo scorso maggio, per l’estremo caldo, hanno saltato le lezioni almeno 26 milioni di minori del Punjab (la provincia più popolosa del Pakistan), ossia il 52 per cento di tutti gli alunni del Paese che frequentano la scuola pre-primaria, primaria e secondaria.

Agire subito

“È fondamentale perciò riportare l’attenzione sulla necessità di accelerare l’azione globale verso un futuro più sostenibile, di agire quindi con urgenza per realizzare interventi e assicurare i finanziamenti necessari per promuovere politiche di mitigazione e di adattamento che tengano conto dei diritti dei bambini, delle bambine e dei giovani”, sottolinea Fatarella che ribadisce inoltre l’importanza di rafforzare la cooperazione internazionale e il dialogo multilaterale sulle tematiche in vista della COP30 di novembre in Brasile.

“Come Save the Children – dichiara – siamo impegnati a promuovere i diritti dei bambini e la partecipazione dei minori e dei giovani nelle politiche e nei processi decisionali che riguardano il clima. Senza progressi significativi su questo fronte non sarà possibile dare risposta ai bisogni dei 774 milioni di bambini che, a livello globale, affrontano la duplice minaccia del rischio climatico e della povertà. Come ribadito dal Comitato delle Nazioni Unite sui Diritti dell’Infanzia tutti i minori hanno diritto ad un ambiente sicuro, sano e sostenibile”. E conclude: “È nostro dovere esortare i governi ad aumentare le proprie ambizioni e a impegnarsi per garantire un futuro sostenibile per tutte le generazioni attuali e future su un pianeta sano. I bambini e i giovani di tutto il mondo contano su di noi e chiedono di sedere al tavolo perché è in gioco il loro presente e futuro”.

 

Foto: Pixabay

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