Città a misura di neomamme: Milano si riempe di stalli rosa per donne in stato di gravidanza e con figli sotto i due anni

Le strisce rosa diventeranno 600 a Milano. Da domani, sul sito del Comune, le interessate ad avere il pass potranno compilare il format per fare domanda

di Redazione Mamme Magazine

 

Parcheggiare nella giungla urbana è una battaglia stressante, ancora di più per chi sta portando una nuova vita dentro di sé o i figli sono sotto i due anni e fa fatica a trovare spazio vicino alla propria abitazione o nelle aree commerciali o nei pressi della scuola. Lasciare un parcheggio cittadino riservato alle donne in gravidanza o con un bimbo piccolo al seguito è una misura tangibile di tutela dell’integrità familiare. Come era stato un segnale di grande senso civico dotare le città di appositi stalli per i diversamente abili. In sostanza si migliora così la mobilità delle persone da un lato, dall’altro la qualità di vita dei cittadini andando incontro a specifiche esigenze di determinati utenti.

Milano per le pari opportunità: le vie

Le strisce rosa sono state normate dal Codice della Strada nel 2021 e il ministero delle Infrastrutture ha assegnato al capoluogo lombardo  un contributo di 300mila euro per predisporne almeno 600. I primi tre stalli sono già pronti in via Niccolò Jommelli, nel Municipio 3, vicino all’Istituto Clinico Città Studi.

Sono stati già tracciati anche in via Buonarroti, Alfonso Capecelatro, Aristide De Togni, Regina Clotilde, Emilio Bignami, Francesco Nava, Benjamin Constant. Mentre arriveranno presto in via Alessandro Magnasco, Monreale, Antonio di Rudinì, San Giusto, Macedonio Melloni, Arturo Graf, Leonardo Cambini, Gioacchino Murat, Lodovico Castelvetro, Bessarione, Leonardo Cambini e Luigi Mengoni.

Non solo: l’Amministrazione intende allargare questa possibilità anche ad altri luoghi quali ospedali, strutture connesse alla maternità, uffici pubblici, impianti sportivi, scuole.

Chi ne ha diritto

Possono usufruire gratuitamente degli stalli rosa le donne in stato di gravidanza, residenti nel Comune di Milano. Devono avere un’adeguata certificazione medica rilasciata da professionisti sanitari che attesti le generalità dell’interessata, la data presunta del parto. Ne hanno diritto anche i genitori di bambini di età non superiore a due anni, sempre residenti nel Comune.

Va precisato che il ‘permesso rosa’ sarà strettamente personale e potrà essere utilizzato esclusivamente quando a bordo del veicolo si trova la donna in stato di gravidanza titolare del permesso o il genitore insieme al bambino di età inferiore ai due anni. Sarà valido fino alla data di compimento del secondo anno di età del figlio. La multa prevista per chi utilizza queste aree di sosta senza autorizzazione va da 87 a 344 euro.

Si può fare domanda da domani

Per poter ricevere il permesso di sosta bisogna compilare un format online da domani, 29 luglio, sul sito del Comune. Milano, come altre città, potrà essere di esempio per altre amministrazioni. In Italia purtroppo il tasso di natalità continua a diminuire mentre cresce l’invecchiamento della popolazione.

Secondo l’assessora comunale alla Mobilità, Arianna Censi, si tratta di “una misura di civiltà che viene incontro alle esigenze delle donne incinte o di genitori di bambini piccoli che devono spostarsi in città. Facilita la vita quotidiana di tanti genitori nelle incombenze di tutti i giorni, consentendo loro di arrivare più vicino al luogo in cui si devono recare. Invitiamo tutti i cittadini e le cittadine a rispettare questi spazi, perché il rispetto delle regole rende la nostra comunità più giusta e solidale”.

“Sono lieta che sia stata ascoltata un’istanza sollevata dal Consiglio comunale che va a beneficio delle mamme e dei neogenitori – aggiunge Alice Arienta, presidente della Commissione Servizi civici e trasformazione digitale e prima firmataria della mozione che chiedeva la realizzazione degli stalli rosa –. Lavoriamo in direzione di una mobilità accessibile per tutti e una città accogliente”.

Foto: Comune di Milano

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