Stipsi: gli aiuti dalla dieta corretta

L’irregolarità intestinale è un problema molto diffuso, ma ancora troppo sottovalutato. E può peggiorare o insorgere in gravidanza.

di Angelica Amodei

 

La stipsi è una condizione che affligge circa 13 milioni di italiani, influenzando la vita quotidiana e rendendo spesso complicati viaggi e vacanze. Nonostante sia così diffusa, resta in gran parte mal compresa: nella maggior parte dei casi viene affrontata con lassativi o rimedi naturali, che però risultano inefficaci o controproducenti nell’80% delle situazioni. Eppure, secondo l’AIFA, nel 2023 la spesa per lassativi ha toccato i 130 milioni di euro, con un ulteriore mercato da 2,4 miliardi per quelli di origine vegetale.

A segnalare l’abuso di questi prodotti è stato Adolfo Renzi, responsabile dell’Unità Operativa delle Malattie Funzionali dell’Esofago e del Colon-Retto dell’Ospedale Buon Consiglio Fatebenefratelli di Napoli, durante il congresso “Hot Topics in Functional Digestive Surgery Meeting”, organizzato insieme alla Società Italiana Unitaria di Colon-Proctologia (SIUCP).

Una condizione, tante cause

Le forme principali sono due: quella da rallentato transito intestinale e quella da difficoltà alla defecazione. Quest’ultima, che rappresenta circa l’80% dei casi, può dipendere da alterazioni anatomiche (come prolasso rettale, rettocele, intussuscezione o disfunzioni del pavimento pelvico) e richiede la valutazione di uno specialista, con esami specifici come defecografia e defeco-RM.

I sintomi più comuni

Tra i segnali da non sottovalutare ci sono: sforzo eccessivo durante l’evacuazione, sensazione di blocco anale, evacuazioni incomplete e ricorso frequente a clisteri o supposte. “Colpisce soprattutto le donne di mezza età, spesso dopo una o più gravidanze – sottolinea Renzi –. La qualità della vita ne risente molto e spesso, invece di affrontare il problema, si tende a usare soluzioni temporanee e inefficaci”.

Come affrontarla davvero

Prima di ricorrere ai farmaci, gli esperti consigliano una strategia basata su:
dieta ricca di fibre (frutta, verdura, cereali integrali, legumi),
idratazione costante (1,5-2 litri d’acqua al giorno),
attività fisica regolare.

Se i sintomi persistono, è importante rivolgersi a uno specialista. “Oggi esistono trattamenti personalizzati, anche chirurgici, mini-invasivi e poco dolorosi, capaci di risolvere in modo definitivo la stipsi da ‘defecazione ostruita’, molto frequente soprattutto nelle donne – spiega Renzi –. Interventi accessibili anche tramite il Servizio Sanitario Nazionale, con grandi benefici sulla qualità della vita”.

5 campanelli d’allarme

Restare sul WC oltre 15 minuti senza successo
Necessità di clisteri per evacuare
Evacuazioni frammentate
Sensazione costante di evacuazione incompleta
Percezione di peso o fastidio anale

5 consigli per prevenirla e gestirla

Mangiare a orari regolari
Seguire una dieta ricca di fibre (20-35 g al giorno)
Fare attività fisica con costanza
Bere abbastanza acqua
Non usare lassativi senza parere medico.

Abbiamo chiesto alla dottoressa Marianna Noascone, biologa nutrizionista, qualche consiglio specifico per affrontare la stipsi in gravidanza in modo naturale e sicuro.

In gravidanza la stipsi è più frequente. Che cosa possiamo fare, soprattutto, in un momento così delicato della vita di una donna?

“La stipsi è un disturbo molto frequente in gravidanza, e spesso tende a peggiorare proprio nei primi mesi a causa degli ormoni che rallentano la motilità intestinale. In più, il pancione che cresce può comprimere l’intestino e rendere ancora più difficile il transito. In questi casi, è importante evitare i lassativi, che non sono sempre sicuri, e puntare invece su rimedi naturali come le bucce di psillio: sono fibre solubili, completamente naturali, che possono essere assunte anche in gravidanza, a patto che vengano accompagnate da abbondante acqua. Aiutano a regolarizzare l’intestino senza irritarlo”.

Ci sono dei superfood utili per tutti, che dovremmo inserire nella dieta quotidiana per favorire il benessere intestinale?

“Sì, ci sono degli alimenti che sono veri e propri alleati del nostro intestino. In gravidanza, ad esempio, lo yogurt naturale con fermenti vivi è utilissimo: favorisce l’equilibrio della flora intestinale e può essere consumato anche ogni giorno, magari a colazione o a merenda. Un altro piccolo segreto sono i semi di chia o di lino: messi in ammollo per qualche ora e poi consumati con lo yogurt o in un porridge, aiutano a stimolare il transito e forniscono anche preziosi omega 3. Anche la frutta cotta, come le mele o le prugne, è un rimedio della nonna sempre valido”.

C’è un abuso di integratori lassativi: perché è importante invece partire dall’alimentazione?

“In gravidanza, ma anche in generale, si tende spesso ad abusare di lassativi o integratori ‘veloci’, che però possono dare assuefazione o alterare la naturale funzionalità dell’intestino. L’intestino va educato, non forzato. E la chiave è l’alimentazione quotidiana: più fibre da fonti naturali, più idratazione, e anche un po’ di movimento ogni giorno. Sono piccole azioni che fanno una grande differenza, soprattutto in un momento delicato come la gravidanza, dove tutto quello che scegliamo per il nostro corpo ha un impatto anche sul benessere del bambino”.

Foto: Pixabay

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