Mense scolastiche: tutti i consigli dell’esperto per un buon ambiente educativo

La mensa scolastica è un luogo di educazione alimentare. A Mamme Magazine ne parla l’esperto, il biologo e divulgatore scientifico Carlo Milia

di Manuela Vacca

 

Con il rientro a scuola i giovanissimi, per buona parte della giornata, si nutrono fuori casa. Troppo spesso ricorrono ai distributori automatici e a cibi ultra-processati, nonostante gli allarmanti dati relativi alla diffusione del sovrappeso e dell’obesità che minacciano il futuro delle nuove generazioni. Il discorso dell’alimentazione sana e del cibo di qualità sono temi di grande rilievo anche nelle scuole e le mense devono essere contesti di educazione alla salute.

La mensa come ambiente educativo

A parlarne con Mamme Magazine è un esperto in materia, il divulgatore scientifico e vicepresidente dell’Ordine dei Biologi della Sardegna Carlo Milia. “La mensa scolastica non è solo il luogo dove i nostri figli consumano un pasto. È, a tutti gli effetti, un ambiente educativo multidisciplinare. Attraverso il cibo, infatti, i bambini imparano a scegliere in modo consapevole, sviluppano senso di comunità, interiorizzano regole di convivenza civile e acquisiscono i primi strumenti per l’inclusione sociale e culturale”, spiega il biologo.

“È proprio a tavola che nasce il concetto di buon cibo: legato al territorio, alla stagionalità, alla sostenibilità. Un percorso che, per essere davvero efficace, deve estendersi anche oltre l’orario scolastico, coinvolgendo attivamente le famiglie”. L’impresa è più che impegnativa. “Questa è la scommessa più grande”, ammette l’esperto, che ritiene sia possibile rafforzare un percorso di crescita in famiglia con pochi accorgimenti.

I suggerimenti

L’esperto fornisce dei consigli che includono gli aspetti nutritivi con quelli relativi all’educazione.

1. Seguire il menu scolastico, rapportarsi con la scuola, chiedere il menù settimanale e coordinare i pasti a casa con quelli della mensa in modo da garantire una dieta equilibrata.

2. Coinvolgere i bambini in casa nella preparazione dei pasti, in modo da renderli partecipanti diretti della scelta degli ingredienti, della loro manipolazione, e sviluppare così un buon rapporto con il cibo.

3. Dare il buon esempio, i bambini tendono a imitare le abitudini alimentari dei genitori, specie negli anni della scuola elementare. E’ importante mostrare comportamenti alimentari sani, e invogliare i nostri figli a provare il cibo, spesso utilizzando anche il gioco per facilitare il consumo di cibi magari meno graditi.

4. Fare in modo che il pasto sia un momento di condivisione, senza distrazioni (telefoni o televisione) favorisce una relazione positiva con il cibo e con gli altri ed è considerato il primo passo per un consumo equilibrato, il rumore spinge a mangiare in fretta.

5. Insegnare ai bambini a ridurre gli sprechi e a comprendere l’importanza del riuso per trasformare gli avanzi in piatti gustosi e nutrienti.

6. Proporre il cibo in modo positivo, presentare i pasti in maniera invitante e senza pressioni, favorendo l’autonomia nelle scelte.

7. Educare alla varietà, proponendo prodotti locali e di stagione e permettendo ai bambini di esplorare nuovi sapori.

8. Evitare l’abitudine a pasti o merende con cibi ultra processati, ricchi di grassi, additivi e zuccheri e bevande gassate e iperzuccherate.

9. Partecipare insieme ai propri figli alle tante iniziative che le scuole attivano destinate anche ai genitori: progetti, laboratori, incontri o uscite didattiche.

Le mense in Italia

I genitori desiderano avere buoni servizi e sembra che le migliori siano al nord. “Secondo il più recente rating di Foodinsider, un’associazione di promozione sociale che ogni anno monitora lo stato del servizio di ristorazione scolastica per identificare modelli virtuosi e best practice, le regioni più virtuose in Italia sono la Lombardia, le Marche e l’Emilia Romagna”, riferisce Milia.

Ma ci sono esperienze positive anche al sud. “In Sardegna, molti comuni hanno abbracciato il progetto MenSarda – Mense a Km 0, promosso da Laore Sardegna e Anci, con il supporto dell’Assessorato all’Agricoltura – precisa Carlo Milia -. L’iniziativa punta a favorire l’utilizzo di prodotti locali e a filiera corta nelle mense pubbliche, creando una rete virtuosa tra nutrizionisti, agricoltori, scuole, tecnici della prevenzione e genitori. Attraverso incontri, laboratori didattici e tavoli di confronto, MenSarda rafforza il legame tra cibo e territorio, rendendo la mensa scolastica il primo tassello per costruire una comunità più consapevole, inclusiva e sostenibile”.

Foto: Pixabay

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