Mense scolastiche, no ai cibi ultra formulati per 8 italiani su 10

Il 91 per cento degli italiani chiede l’ora di educazione alimentare nelle scuole, secondo l’ultimo rapporto Coldiretti/Censis “Mangiare bene, malgrado tutto”

di Redazione Mamme Magazine

 

Nelle mense scolastiche bisogna vietare i cibi ultra formulati – dai piatti precotti alle merendine confezionate: lo chiedono otto italiani su dieci, sulla scia della California, che ha recentemente approvato una norma per tutelare la salute di bambini e ragazzi rispetto alla diffusione di prodotti pieni di additivi chimici.

Lo dicono i risultato dell’ultimo rapporto Coldiretti/Censis “Mangiare bene, malgrado tutto”, incentrato sulle sfide al buon cibo italiano e presentato in occasione del XXIII Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato da Coldiretti con la collaborazione dello studio The European House – Ambrosetti. Il consumo di cibi ultra formulati e i rischi per la salute sono stati argomenti trattati nel panel “La guerra nel piatto: il pericolo dei cibi ultra formulati per la salute”, con la partecipazione di Antonio Gasbarrini (Università Cattolica del Sacro Cuore), di Esmeralda Capristo (Comitato scientifico Fondazione Aletheia) e di Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde.

Educare dalle scuole elementari

Secondo il 91 per cento degli italiani è fondamentale introdurre forme accessibili di educazione alimentare a partire dalle scuole elementari. Ed è ancora più urgente in quanto, per il 62 per cento dei cittadini, la scelta delle pietanze in casa o durante i pasti con parenti e amici è condizionata dalle preferenze dei figli o dei nipoti. I cibi ultra formulati, ricchi di additivi chimici, sono pericolosi per la salute per circa l’84 per cento degli italiani. In base al rapporto della Fondazione Aletheia, sono cresciute le evidenze scientifiche che segnalano la stretta correlazione tra il consumo sistematico di alimenti ultra-formulati e l’obesità che interessa soprattutto i più piccoli e altre diverse malattie croniche.

I danni  delle bevande zuccherate

Insonnia, ansia e disturbi cardiaci possono essere favoriti da bevande dall’alto contenuto di caffeina e zuccheri mentre la presenza di taurina può contribuire all’insorgenza di leucemia. Le merendine industriali o le barrette energetiche, ricche di zuccheri raffinati e grassi saturi, contribuiscono a sbalzi glicemici e aumento di peso, mentre i piatti precotti o preconfezionati, come bastoncini di pesce o budini, contengono quantità elevate di sodio, conservanti e additivi che possono incidere sul rischio di ipertensione e malattie cardiovascolari.

Nonostante la crescente consapevolezza, questi prodotti restano molto diffusi, anche ne+lle mense scolastiche. Per questo, accanto ai cibi ultra formulati, l’allestimento propone anche un’area dedicata ai cibi sani e genuini: pane e marmellata, latte e frutta, pasta al pomodoro, pollo con patate e il classico ciambellone della nonna, a testimoniare l’importanza di una dieta equilibrata e basata su prodotti della filiera corta e dei mercati contadini.

Qualità in tavola

Secondo il segretario generale di Coldiretti Vincenzo Gesmundo “I cibi ultra formulati stanno compromettendo il futuro dei nostri ragazzi. La qualità di ciò che portiamo in tavola è una scelta che pesa sul destino del Paese: da un’alimentazione consapevole nasce una generazione più sana e più forte. È un impegno cruciale che ribadiamo anche in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione”.

“Educare al cibo significa costruire salute, rispetto e speranza per il domani – aggiunge il presidente di Coldiretti Ettore Prandini – Per questo, lo scorso giugno, al Villaggio Coldiretti di Udine, abbiamo presentato il Manifesto di Udine, con cui chiediamo più cibo a km zero nelle mense, un patto con le famiglie e un solido programma di educazione alimentare nelle scuole, oltre a rivedere il contenuto dei cibi all’interno dei distributori automatici”.

Foto: Pixabay

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