Sovrappeso infantile in aumento, come scegliere la merenda per i bambini

L’esperta a Mamme Magazine fornisce utili consigli di nutrizione per la merenda dei bambini alla luce della crescita dei problemi di peso tra i giovanissimi

di Monica Giovacchini*

 

Quando si parla di merenda, la domanda più comune tra i genitori è: meglio una classica merendina confezionata o un panino con il prosciutto? La risposta non è mai netta, perché in nutrizione non esistono formule magiche, ma tanti “dipende”. Dipende da quanto, da cosa e soprattutto da come si inserisce quella merenda nella giornata alimentare complessiva del bambino. La realtà è questa: il sovrappeso infantile in Italia è una realtà che non possiamo più ignorare. Quasi un bambino su tre è in sovrappeso, con conseguenze che non sono solo estetiche, ma vere e proprie campanelli d’allarme per la salute futura. Di qui l’importanza di fare attenzione non solo ai pasti principali, ma anche agli spuntini.

No alle demonizzazioni: lo snack confezionato

Uno snack confezionato non è necessariamente il “nemico”. Anzi, paradossalmente, proprio perché è confezionato e controllato nelle calorie e nei nutrienti, può risultare più “sicuro” di una pizzetta unta comprata al bar o di un panino enorme farcito a caso. Il vero problema è la confusione: è bene valutare il complessivo menù giornaliero del bambino, adattarlo anche alle sue attività sportive. Il cibo nutre e sostiene l’organismo, al tempo stesso è anche una coccola. I bambini si abituano a scegliere merende e pasti più sani e bilanciati

Spesso, però, il vero “problema” non sono i bambini ma i genitori, che in certe situazioni anche per velocità optano per spuntini a base di snack, pizzette e dolcetti “di conforto”. Si può scegliere anche una merendina confezionata, ma optare per quelle più sane, abbinare anche frutta fresca, importante contro la disidratazione causata dal caldo. Se il bambino non è ancora al mare e fa poca attività sportiva attenzione a non esagerare con le pause golose.

Il gelato va bene se non si esagera

Sì a un gelato che non sia troppo grande. Sì a frozen yogurt con frutta di stagione, per esempio. Sì ai frullati, senza esagerare con le quantità. E se andiamo di corsa? Come scegliere tra le centinaia di merendine sugli scaffali? Oggi molte aziende puntano su prodotti con meno zuccheri, meno grassi e ingredienti più chiari. Saper leggere le etichette è fondamentale. Meglio invece fare attenzione ai prodotti da forno come pizza, focacce o panini farciti. Non sono “vietati”, ma facilmente diventano troppo calorici senza che il bambino se ne renda conto. Un trancio di pizza può facilmente superare le 300 calorie, e la sazietà nei più piccoli è ancora un concetto da imparare.

Cosa bere

Quanto alle bevande, dimentichiamo le bibite zuccherate, anche quelle “light” o “alla frutta”. Non saziano e aggiungono zuccheri inutili. L’acqua resta la regina della merenda. Se ogni tanto arriva una bottiglietta di tè o aranciata, nessun dramma: l’importante è che restino eccezioni, non regole. Infine, non dimentichiamo l’aspetto sociale: nessun bambino dovrebbe sentirsi diverso o escluso perché porta frutta mentre i compagni hanno snack confezionati. L’educazione alimentare cammina di pari passo con quella al rispetto. Come adulti, il nostro compito è guidare con equilibrio, senza far diventare la tavola una zona di guerra.

In conclusione: merenda sì, ma con buon senso. Che sia pane e prosciutto o una merendina confezionata, deve restare un momento di pausa e ricarica, non un pasto completo. E se il bilancio alimentare quotidiano è equilibrato, anche uno spuntino goloso ogni tanto può trovare il suo spazio. Educare all’equilibrio è il miglior regalo che possiamo fare ai nostri bambini… e a noi stessi.

*Monica Giovacchini
Biologa nutrizionista

 

 

 

 

 

 

Foto di apertura: Pixabay

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