Il metodo linguistico contemporaneo mira anche a superare le disuguaglianze. Questo articolo è stato pubblicato anche sull’edizione cartacea di Mamme Magazine di sabato 8 novembre
di Redazione Mamme Magazine
Non più grammatica e traduzioni infinite, ma esperienze, dialoghi, musica e tecnologia. È la nuova frontiera dell’insegnamento linguistico, che nelle scuole italiane e nei centri di formazione sta abbandonando i modelli tradizionali per abbracciare un approccio più comunicativo e immersivo. L’obiettivo: far vivere la lingua, non solo studiarla. Il cambiamento è visibile in molti istituti, dove l’inglese — e sempre più spesso lo spagnolo e il francese — si imparano attraverso il teatro, podcast o giornalini di classe. «Il cervello apprende meglio quando la lingua è legata all’emozione e al contesto», spiega Chiara Lombardi, docente di glottodidattica all’Università di Torino. È il principio che guida i moderni metodi comunicativi dove le materie vengono insegnate direttamente in lingua straniera.
La pandemia e la didattica digitale hanno accelerato il cambiamento. Oggi molte scuole sperimentano piattaforme interattive, videogiochi educativi e scambi online con studenti di altri Paesi. Ma il cuore dell’apprendimento resta umano: ascoltare, parlare, sbagliare e riprovare. L’errore non è più un fallimento, ma una tappa necessaria. Il metodo linguistico contemporaneo mira anche a superare le disuguaglianze: nei corsi per adulti e migranti, ad esempio, si lavora sull’integrazione e sulla valorizzazione delle competenze linguistiche pregresse. In molte città, i laboratori di italiano diventano luoghi di incontro e cittadinanza attiva. Secondo i dati del Ministero dell’Istruzione, il 67% degli studenti italiani di scuola secondaria segue corsi in doppia lingua e uno su tre partecipa a programmi europei come Erasmus+. Tuttavia, restano le criticità: poche ore di esposizione reale alla lingua e formazione discontinua dei docenti.
In un mondo globale dove la comunicazione è il vero passaporto, il metodo linguistico moderno non insegna solo parole, ma relazioni, cultura e apertura mentale. Perché, come ricordano gli esperti, ogni lingua imparata non è solo un codice in più, ma una nuova finestra sul mondo.

