Sviluppo del neonato, l’importanza dello sguardo diretto con la mamma

In occasione della Giornata Mondiale della vista, la SIN ribadisce l’importanza della prevenzione per l’identificazione precoce di patologie come retinopatia del prematuro e cataratta congenita

di Redazione Mamme Magazine

 

Uno speciale contatto visivo tra neonato e la madre: si chiama anche “mutual gaze” e definisce la condizione dinamica in cui madre e neonato mantengono e regolano reciprocamente il loro sguardo diretto l’uno verso l’altra.

Regolazioni emotive

Questo sguardo è in grado di influenzare le risposte comportamentali e gli stati emozionali e cognitivi. Si può, infatti, ipotizzare che i bambini che vivono precocemente esperienze frequenti e positive, ma soprattutto durature, di “mutual gaze” con i propri genitori siano maggiormente predisposti allo sviluppo di relazione, al controllo dell’attenzione e alla regolazione emotiva negli anni successivi. Il tema è stato trattato nel corso del XXXI Congresso Nazionale della Società Italiana di Neonatologia (Sin) e il 9 ottobre ricorre la Giornata mondiale della vista che, con lo slogan “Love your Eyes”, focalizza l’attenzione sull’importanza della prevenzione.

Lo sviluppo dell’organo

La vista, con il suo ruolo fondamentale nella precoce costruzione della sfera relazionale del neonato, si sviluppa durante la vita fetale lungo tre momenti di scatto di crescita: a 16-20 settimane, 28-32 e infine dopo 37 settimane di età gestazionale.Gli studi condotti sul “mutual gaze”  in presenza di deficit neurosensoriali quali la sordità –  con almeno uno dei due soggetti della diade madre-neonato ne era affetto – , hanno rilevato che i bambini trascorrevano meno tempo guardando altrove e più tempo guardando la propria mamma, enfatizzando l’importanza dell’attenzione visiva in presenza di ipoacusia.

Le madri sorde, inoltre, usavano di più strategie visive di contatto, mentre le madri normoudenti si basavano di più sulla vocalizzazione, pur in presenza di figli sordi. Secondo Gabriella Araimo, segretaria del Gruppo di studio Organi di senso della Sin: “L’assenza di interazioni di “mutual gaze” può rappresentare un motivo di preoccupazione, in quanto un contatto oculare assente o debole potrebbe essere un segno precoce di condizioni atipiche, in particolare nell’ambito del neurosviluppo, oltre che di alterata funzione visiva”.

Lo screening

In seguito all’aggiornamento 2017 dei Lea, i Livelli Essenziali di Assistenza, i neonati sono sottoposti a screening visivi (come il test del riflesso rosso), che permettono di prevenire alcune forme di ipovisione e cecità. “La prevenzione a tutela della vista dei neonati è sempre più importante non solo per l’identificazione precoce e la presa in carico tempestiva di patologie potenzialmente invalidanti, quali la retinopatia del prematuro e la cataratta congenita, ma anche per lo sviluppo relazionale sin dai primi momenti di vita”, cone il presidente Sin Massimo Agosti.

Foto: Pixabay

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