Figli, come fare gli adulti in caso di separazione: parla la matrimonialista più famosa d’Italia

In un’intervista alla testata del Gruppo Sae Il Tirreno, l’avvocato Annamaria Bernardini de Pace spiega come tutelare i minori

di Redazione Mamme Magazine

 

Per Annamaria Bernardini de Pace i veri clienti sono i figli. Nell’intervista rilasciata a Rita Lazzaro sul Tirreno, una delle testate del Gruppo Sae, parla dei minori e spiega: “Sono tutelati dalla legge scritta ma non nei fatti. Questo perché non tutti gli avvocati sono specializzati. A ciò si aggiunge anche e soprattutto il fatto che non tutti i genitori sono veramente rispettosi dei figli e quindi, prima di tutto, li usano per darsi “bambinate in faccia” per andare contro l’altro genitore. Per questo motivo la separazione, soprattutto quando i genitori sono immaturi, litigiosi e anaffettivi, fa benissimo ai bambini”.

L’alienazione parentale

Nella sua carriera conta circa 7mila separazioni. Ma ogni caso la emoziona “come se fosse il primo”. Affronta anche il tema dei genitori che alienano la propria prole. “Ho visto bambini e ragazzi alienati totalmente – afferma -. Sebbene l’alienazione parentale non sia ancora disciplinata, faccio valere la violenza psicologica della madre o del padre. Ci sono anche i padri che alienano i figli, chiariamoci. In sintesi, un genitore che aliena i figli, non è idoneo ad assumersi la responsabilità di crescerli”.

L’importanza della denuncia

Sulla violenza di genere sottolinea che “si tratta principalmente di un problema culturale e soprattutto strutturale, in quanto ci deve essere un’educazione familiare e sociale”. Ed esorta a denunciare: “la gente ignora che non è necessario che sia proprio la vittima a fare la denuncia, perché chiunque, anche in via anonima, può avvertire i carabinieri e denunciare”. E, incalzata sul fatto che molte donne si vergognano a denunciare, continuando perciò a subire, ripercorre un recente caso di cronaca.

“Quando ci fu lo scandalo del gruppo denominato “Mia moglie”, che vedeva donne usate dai mariti, i quali postavano le fotografie delle consorti in contesti intimi e, ovviamente, senza il consenso delle malcapitate, ho dato vita a una class action – dice – Avevo pensato, infatti, che, vista la condotta oscena dei mariti, in gran parte avrebbero denunciato. Ho dato la mia e-mail personale e chiunque mi avrebbe potuto scrivere. Ebbene, mi hanno telefonato solo tre donne dicendomi che, sebbene avessero apprezzato la mia idea, non avrebbero denunciato. Una per timore del giudizio dei parenti; l’altra perché non voleva che suo figlio rischiasse di essere giudicato per via del padre denunciato; l’altra ancora, invece, non voleva denunciare per paura di essere lasciata dal marito e, di conseguenza, non essere più mantenuta dallo stesso. Per questo sostengo che parte della responsabilità è delle donne”.

Un fatto personale

Davanti alla domanda relativa alla sua separazione racconta: “Sono stata io a volere la separazione, perché l’amore era finito, perché non era giusto che le mie figlie vivessero in una situazione così priva di affetto reciproco. Quindi mi sono separata e ho fatto tutto da sola. Prima non lavoravo, perché mi occupavo delle mie figlie. Poi mi sono rimessa a studiare, ho fatto l’università, mi sono laureata, ho fatto l’avvocato e, contemporaneamente, vendevo vestiti e scrivevo tesi per i ragazzi dell’università. Tutto questo per mantenere le mie figlie e me stessa. Non ho mai chiesto niente all’uomo che rifiutavo, lo trovavo vergognoso. Ecco perché studiavo e lavoravo, facevo e vendevo anche le torte a un bar vicino casa, guadagnavo in questo modo. Io sarei stata la donna più felice del mondo se avessi avuto 12 figli e un marito. Una coppia che dura tutta la vita. Non invidio nessuno, tranne le coppie che durano per sempre per amore”.

Un consiglio alle giovani

L’intervista si chiude con un pensiero alle donne giovani. “Le invito ad affrontare la vita senza appoggiarsi a nessuno ma credendo in se stesse, facendo tutto il possibile per essere di più di quello che credono di essere”, conclude.

Foto: profilo ufficiale IG

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