Bambini e pericoli reali, come insegnare loro a gestirli: 8 consigli per i genitori

I neuropsichiatri della SINPIA: affrontare le difficoltà aiuta a crescere più autonomi, sicuri e resilienti. Ecco otto consigli pratici per i genitori

di Angelica Amodei

 

Salire su un albero, correre a perdifiato, affrontare una nuova sfida con un pizzico di paura ma anche con entusiasmo: sono esperienze fondamentali per la crescita di un bambino. Non solo perché stimolano la motricità e la curiosità, ma perché aiutano a sviluppare competenze emotive e cognitive essenziali.
Secondo i neuropsichiatri infantili della SINPIA (Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza), imparare ad affrontare piccoli rischi in ambienti protetti aiuta i più piccoli a diventare adulti più autonomi e capaci di gestire le difficoltà della vita.

“Affrontare il rischio e gestire emozioni complesse in modo adeguato all’età – spiega Elisa Fazzi, presidente SINPIA, Professore Ordinario di Neuropsichiatria infantile presso l’Università degli Studi di Brescia e Direttore della SC di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza degli Spedali Civili di Brescia – è una tappa fondamentale per uno sviluppo sano. Un bambino che sperimenta in modo guidato situazioni nuove allena la resilienza, la capacità di prendere decisioni, di affrontare la frustrazione e di fidarsi di sé stesso. È così che si costruisce l’autonomia, passo dopo passo.”

Sì alle piccole sfide per crescere

Per crescere, i bambini hanno bisogno di potersi misurare con piccole sfide. Ma come possono gli adulti aiutarli a farlo in sicurezza, senza cadere nell’eccesso opposto, quello dell’iperprotezione? “Il primo passo – continua Fazzi – è valutare se l’esperienza proposta è adeguata all’età del bambino. Non si tratta di eliminare ogni rischio, ma di proporre occasioni in cui possa sperimentare difficoltà proporzionate, acquisendo abilità e sicurezza. Camminare, salire le scale, correre, andare in bicicletta, nuotare: sono tutte esperienze che richiedono impegno e fatica, ma che favoriscono la crescita. Il ruolo del genitore è quello di essere presente, di incoraggiare senza sostituirsi, di sostenere senza anticipare ogni bisogno”.

Troppa protezione fa male

Il tema della protezione eccessiva è quanto mai attuale. Oggi i bambini sono molto più controllati che in passato, ma paradossalmente esposti anche a rischi nuovi, spesso legati al mondo digitale e alla pressione sociale.

“Un tempo i bambini potevano giocare in cortile o nei giardini in modo più libero – ricorda Antonella Costantino, Past President SINPIA e Direttore UONPIA della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano – imparando dall’esperienza diretta. Oggi, al contrario, si tende a proteggerli troppo, spesso per timori amplificati dai media o dal desiderio di essere genitori ‘perfetti’. Ma così facendo, si rischia di limitare lo sviluppo dell’autonomia e alimentare insicurezza, ansia e paura di sbagliare”.

Educare all’autonomia significa anche aiutare i genitori a riflettere su quanto le loro paure personali possano condizionare negativamente i figli. Lasciare spazio all’esperienza, al tentativo e all’errore è un dono prezioso per la crescita futura.

Gli 8 consigli pratici della Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza

1 Permettere ai bambini di esplorare e affrontare difficoltà proporzionate alla loro età.

2 Promuovere il gioco libero sotto la supervisione a distanza di un adulto per aiutare il bambino a sperimentare rischi in un ambiente relativamente sicuro.

3 Concedere gradualmente maggiori spazi di azione, in relazione all’età.

4 Dare ai bambini l’opportunità di misurarsi con il limite e di tentare di superarlo per offrire loro un sostegno alla costruzione di una buona autonomia, autostima e di un’immagine realistica di sé.

5 Imparare a distinguere e valutare i rischi reali rispetto a quelli percepiti.

6 Non essere eccessivamente protettivi, una sovraprotezione dei figli potrebbe impedire ai bambini di sviluppare resilienza, capacità di problem-solving e autonomia.

7 Educare i bambini alla consapevolezza, fornendo loro strumenti per affrontare il mondo in modo sicuro e autonomo.

8 Aiutarli a gestire la paura del fallimento, se i bambini non sperimentano piccoli rischi (cadute, errori, conflitti), possono diventare adulti insicuri e meno capaci di affrontare situazioni difficili.

Foto: Pixabay

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