Nuovo esame di maturità: quali sono le novità

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto-legge recante la riforma dell’Esame di Stato del secondo ciclo di istruzione, misure per la valorizzazione del personale scolastico e per la sicurezza dei viaggi d’istruzione

di Redazione Mamme Magazine

 

Cambia l’esame di maturità a seguito di un decreto legge apporvato dal Consiglio dei ministri. Nella nuova formula si punta a valorizzare non solo le conoscenze, ma anche la capacità argomentativa e la maturazione personale degli studenti. I Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO) vengono ridefiniti come “Formazione scuola-lavoro”, in modo da stabilire in modo chiaro la loro funzione formativa e orientativa.

Si prevedono risorse aggiuntive, pari a 240 milioni di euro una tantum, per il contratto della scuola e ulteriori 15 milioni di euro per estendere l’assicurazione integrativa sanitaria anche al personale precario (docenti supplenti al 30 giugno). Ulteriori risorse sono previste inoltre per la formazione dei docenti, con particolare riferimento ai commissari dell’Esame di Maturità.

Il colloquio e altre novità

Le due prove scritte restano. Invece il colloquio si concentra sulle quattro discipline principali dei percorsi di studi – individuate con decreto del Ministro –  a cui si integra una valutazione del percorso formativo complessivo, in cui conta pure l’educazione civica e la formazione scuola-lavoro.

Qualora lo studente scelga deliberatamente il silenzio il colloquio non risulterà valido. Poi, una formazione specifica verrà garantita ai commissari. Un altro elemento innovativo riguarda il curriculum dello studente, allegato al diploma finale, che offrirà una rappresentazione organica del percorso formativo e delle esperienze significative maturate.

Il 6 in condotta e l’elaborato sulla cittadinanza attiva

Il sei in condotta non risulta più sufficiente per la promozione e richiede uno elaborato critico di cittadinanza attiva e solidale. Inoltre entra a pieno titolo nel sistema nazionale di istruzione e formazione la filiera tecnologico-professionale, ossia il cosiddetto 4+2 . La misura vuole rafforzare il collegamento tra Istituti tecnici e professionali- in quattro anni e non più in cinque – e gli Its Academy (due anni di eventuale specializzazione). In tal modo si vuole fissare un percorso formativo in grado di rispondere ai talenti degli studenti e ai fabbisogni del sistema produttivo, favorendo la ricerca e l’innovazione tecnologica.

Il ministro

Secondo il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara “Con questo decreto l’Esame di Stato torna a essere Esame di Maturità, con l’obiettivo di valutare la crescita complessiva dello studente, il suo grado di autonomia e responsabilità. Rivediamo a tal fine l’orale, che dal prossimo anno tutti gli studenti dovranno regolarmente sostenere per poter essere promossi: chi farà volontariamente scena muta sarà bocciato; diamo anche valore alle azioni particolarmente meritevoli che denotano responsabilità e impegno del candidato”.

E spiega: “Viene eliminata la discussione sul ‘documento’ che aveva creato incertezze sui contenuti della prova, si porteranno invece all’orale quattro materie caratterizzanti all’insegna di maggiore serietà e serenità. La Maturità entra così in quel percorso riformatore che abbiamo avviato sin dall’inizio del nostro mandato ridando centralità alla persona dello studente. Con lo stesso decreto, stanziamo 240 milioni una tantum per il contratto della scuola, per riconoscere ulteriormente il lavoro di tutto il personale scolastico”.

“Fondamentale anche la trasformazione dei PCTO in Formazione scuola-lavoro, un cambio di denominazione che vuole evidenziare la stretta relazione che deve esservi tra formazione scolastica e mondo del lavoro, e il passaggio del modello del 4+2 da sperimentale a ordinamentale. Di particolare importanza poi”, aggiunge Valditara, “la norma, introdotta d’intesa con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, che innalza i requisiti di sicurezza dei veicoli adibiti ai servizi di trasporto per le uscite didattiche e i viaggi di istruzione, tutelando in particolare le esigenze connesse alla partecipazione alle gite da parte dei ragazzi con disabilità. Con questo decreto”, conclude Valditara, “proseguiamo nel processo di riforma della scuola italiana, per garantire serietà, qualità e sicurezza a studenti e insegnanti”.

Contro la dispersione scolastica

Per contrastare la dispersione scolastica e ridurre l’insuccesso formativo, viene introdotta una nuova regolamentazione dei passaggi tra indirizzi di studio delle Scuole secondarie di II grado: nel primo biennio gli studenti potranno beneficiare di interventi mirati di sostegno, mentre nel triennio conclusivo sono previsti esami integrativi.

I viaggi di istruzione

In tema di sicurezza dei viaggi di istruzione e delle uscite didattiche, nell’aggiudicazione delle gare relative ai viaggi, si favoriscono gli operatori economici che garantiscono le maggiori condizioni di sicurezza dei veicoli e delle competenze dei conducenti, oltre che i sistemi di accessibilità per gli studenti con disabilità. Eventuali risorse residue originariamente destinate a spese di locazione o noleggio di strutture temporanee a uso scolastico, anche per trasporti e arredi didattici, saranno riassegnate per assicurare la piena funzionalità degli edifici.

Scuola Europea di Brindisi

Infine, viene assicurata la piena funzionalità dell’offerta formativa della Scuola Europea di Brindisi, consentendo di attivare i contratti relativi al personale docente e amministrativo di madrelingua o esperto, il cui apporto è imprescindibile per garantire la continuità del servizio educativo e il pieno rispetto degli standard europei che caratterizzano l’Istituzione in parola.

Foto: Pixabay

Condividi su: