Gravidanza, baby sitter e fragilità. Per gli interinali cambia il contratto

Molte le novità che tutelano maggiormente le mamme grazie al nuovo contratto nazionale dei lavoratori in somministrazione che rappresenta una vera e propria svolta nel mondo del lavoro

di M. A.

 

Misure ad hoc per gravidanza, babysitting, vittime di violenza, per chi perde il lavoro. Sono questi gli elementi innovativi del nuovo Contratto collettivo nazionale di lavoro per i lavoratori in somministrazione, sottoscritto a Roma con le Agenzie di somministrazione, la Triplice, Cgil Cisl e UIL e le sigle sindacali di settore, Cgil NIdiL Cgil, Felsa Cisl e UilTemp.

Una firma che porta a una vera e propria svolta nel mondo del lavoro. Il nuovo accordo, che interessa circa un milione di persone occupate tramite Agenzia è frutto di un’intensa trattativa durata oltre due anni e si configura come un contratto innovativo, inclusivo e orientato al futuro, che rafforza ulteriormente la qualità del lavoro nel settore. Un miglioramento concreto e tangibile: i riflettori si accendono sulle figure più deboli che spesso non hanno alcun potere di contrattazione.

Aumentano del 20% le indennità previste per tutte le prestazioni in essere estese a nuove prestazioni: contributi per lavoratrici in pre e post maternità; maggiori sostegni per le donne vittime di violenza e molestie dentro e fuori i luoghi di lavoro; rimborsi per spese di copertura costi per trasporto extraurbano per discenti impegnati in attività di formazione; rimborsi spese per rinnovo del permesso di soggiorno.

È stato potenziato e semplificato il contributo per la mobilità territoriale dei lavoratori. Tra le altre novità più rilevanti in materia di welfare vi è l’introduzione di una nuova e avanzata assicurazione sanitaria dedicata a tutti i lavoratori con un contratto di somministrazione attivo al 1° giugno 2025 – sia a tempo indeterminato che a termine – che abbiano maturato almeno 12 mesi di anzianità lavorativa calcolata a partire dal 1° gennaio 2023. Sale anche l’importo dell’indennità di disponibilità per i lavoratori coinvolti in procedure di ricollocazione da mille a 1.150 euro.

“Con questo contratto collettivo – dichiara Soraya Zanella, Segretario Generale Assosomm – abbiamo dato prova concreta che la somministrazione di lavoro non è sinonimo di precarietà, ma anzi rappresenta una forma contrattuale evoluta, capace di offrire tutele e strumenti spesso superiori a quelli previsti per altri lavoratori”.

E grande soddisfazione la esprime anche il Presidente di Assolavoro, Francesco Baroni che dice: “E’ un impegno comune con i sindacati contro i contratti pirata”. Una particolare attenzione riguarda le lavoratrici in gravidanza a cui viene garantita un’indennità pari all’ultima retribuzione mensile percepita fino al compimento del primo anno di vita del bambino. Inoltre sono previste misure specifiche di sostegno e reinserimento, inclusi strumenti economici e di conciliazione dei ritmi vita-lavoro post-congedo, per le donne vittime di violenza.

Foto: Pixabay

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