Salute mentale dei minori: in Italia 1 su 5 è affetto da un disturbo neuropsichiatrico

Nel mondo un adolescente su sette (circa 166 milioni tra i 10 e i 19 anni) ha un disturbo mentale diagnosticato,con 89 milioni di ragazzi e 77 milioni di ragazze. Per i Neuropsichiatri infantili di Sinpia occore intervenire già dall’infanzia

di Redazione Mamme Magazine

 

Nel nostro Paese quasi due milioni di bambini e ragazzi – il 20 per cento, quindi un minore su cinque – sono affetti da un disturbo neuropsichiatrico, con significative conseguenze sulla salute mentale. La Sinpia, Società italiana di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, in occasione della Giornata mondiale della Salute mentale del 10 ottobre sottolinea l’importanza di intervenire precocemente fin dalla prima infanzia per favorire la continuità di cura dall’età evolutiva a quella adulta.

Salute mentale tra i più giovani

L’Oms definisce la salute mentale “parte essenziale della salute generale di un individuo”. Ma i dati del disagio sono evidenti, specialmente laddove sono stati insufficienti gli investimenti: in Europa un bambino/adolescente su tre non riesce ad avere cure adeguate e si moltipliano i segnali di disagio tra i più giovani. Nell’ultimo Rapporto Unicef, a livello mondiale un adolescente su sette ha un disturbo mentale diagnosticato,  (circa 166 milioni tra i 10 e i 19 anni): 89 milioni di ragazzi e 77 milioni di ragazze colpiti. Ansia e depressione costituiscono il 40 per cento dei disturbi mentali diagnosticati.

Sfatare un mito

La presidente Sinpia Elisa Fazzi,  anche direttrice della U.O. Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza Asst Spedali Civili e Università di Brescia, chiarisce alcuni aspetti: “Dobbiamo sfatare il falso mito che la prevenzione cominci a 14 anni perché alla base dei sintomi che vediamo può esserci un disturbo mascherato del neurosviluppo insorto precocemente, anche a tre-cinque anni, esploso poi nell’adolescenza. I campanelli d’allarme non sempre sono segnali di un futuro disturbo psichico, ma sono comunque segni di rischio e vanno dai disturbi permanenti del sonno alla disregolazione emotiva, dal deficit di attenzione alla difficoltà nelle relazioni sociali, dal ritardo nelle funzioni comunicative ai disturbi alimentari, come l’Arfid, il disturbo evitante-restrittivo dell’assunzione di cibo che colpisce i bambini in età prescolare e scolare”.

Salgono ansia e depressione tra gli under 20

Il livello di disturbi multipli di salute negli adolescenti è aumentato in tutto il pianeta, tra il 2018 e il 2022, specialmente tra le ragazze, mentre la prevalenza di ansia e depressione tra i giovani sotto i 20 anni risulta in crescita di circa il 20 per cento (per i dati Oecd 2025). E precisa Elisa Fazzi: “L’aumento, purtroppo, è progressivo e rispetto al passato i sintomi sono cambiati molto: i quadri clinici sono più complessi e caratterizzati dalla manifestazione contemporanea di più problematiche: dai disturbi dell’alimentazione e della nutrizione, che vedono anticipare a 11-12 anni l’età di insorgenza, tentativi di gesto estremo o ideazione degli stessi, psicosi, disturbi del comportamento e dell’umore, depressione, disturbo borderline di personalità e manifestazioni di autolesionismo”.

Le sfide da vincere

Occorre intervenire il prima possibile, come sottolinea Antonella Costantino, past president Sinpia e direttrice Uonpia Fondazione Irccs Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano: “La diagnosi precoce e il conseguente trattamento possono cambiare le traiettorie evolutive e sono fondamentali per poter attivare strategie di intervento tempestive e mirate. Fondamentale, a tal proposito, è il lavoro di rete con le famiglie, le scuole, i servizi sociali, sulla base di un modello assistenziale fortemente integrato tra ospedale e territorio, e particolarmente attento alla continuità di cura”.

Foto: Pixabay

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