Sicurezza a bordo dei bambini: il 21% dei genitori ammette di non aver usato almeno una volta il seggiolino

Dal sondaggio firmato Autohero emergono alcune differenze nell’utilizzo del seggiolino in auto

di Redazione Mamme Magazine

 

Sempre attuale il tema della sicurezza dei bambini a bordo delle auto per milioni di famiglie italiane anche al rientro dalle vacanze. Pronti, allora, con il seggiolino, il cui uso è disciplinato dall’articolo 172 del Codice della strada. Eppure alcuni genitori ammettono di aver rinunciato al suo impiego, anche solo occasionalmente, per fretta o comodità.

È quanto emerge da un sondaggio realizzato ad agosto  2025 da Autohero – il più grande rivenditore indipendente di auto usate in Europa – sulle abitudini dei genitori italiani in tema di protezione dei più piccoli durante i viaggi in auto. Il sondaggio è stato condotto in Germania, Italia, Francia e Spagna su un campione di 4.076 rispondenti maggiorenni con bambini in famiglia nella fascia 0-12 anni (Italia: 1.032).

Genitori alla guida

Tutti concordono che nel viaggio in atuo con bambini la cosa più importante è garantire la sicurezza a bordo. In particolare, gli italiani reputano fondamentale prestare attenzione alla guida (16 per cento), la velocità moderata (16 per cento), le cinture di sicurezza (14 per cento) e la corretta installazione dei seggiolini 13 per cento.

Soltanto la metà dei genitori e poco più (56 per cento) si ritiene molto o ben informato sulle normative vigenti, con una maggiore consapevolezza (75 per cento) tra chi ha quattro figli, segno che l’esperienza conta. Un dato da sottolineare riguarda il dialogo con i bambini: la metà dei genitori spiega regolarmente le regole di sicurezza e il 32% dichiara di farlo occasionalmente, contribuendo a creare una cultura della prevenzione fin dalla tenera età.

Seggiolino a ogni viaggio

L’80 per cento dice di utilizzare il seggiolino a ogni viaggio, rispettando l’obbligo previsto dal codice della strada mentre ammette di non usarlo mai il 14 per cento e il 6 per cento solo durante alcune tratte. L’Italia, con questo dato, si colloca in una posizione intermedia nel contesto europeo: sopra la Francia (75 per cento), di fatto in linea con le abitudini dei genitori spagnoli (81 per cento) e inferiore alla Germania, dove l’86 per cento usa l’adesione all’utilizzo del seggiolino.

Differenze generazionali nell’uso del seggiolino

Sono significative le risposte tra i genitori italiani a seconda dell’età, con le nuove generazioni più sensibili alla sicurazza. Tra i 30 e i 39 anni l’utilizzo a ogni viaggio è infatti pari al 92 per cento, mentre la percentuale scende al 65 per cento tra gli over 50. Resta quel dato: il 21 per centommette di aver rinunciato almeno una volta all’utilizzo del seggiolino, per mancanza di voglia o tempo. Tra questi il 13 per cento dichiara di averlo fatto solo per brevi tragitti.

I problemi del quotidiano

Il 34 per cento segnala difficoltà nell’installazione del seggiolino, stress quotidiano e resistenze da parte dei bambini (32 per cento), oltre a una generale carenza di informazioni (30 per cento). Anche il costo dei dispositivi rappresenta un ostacolo per quasi un terzo degli intervistati (29 per cento). Il controllo della corretta posizione e installazione è sicuramente una buona abitudine, ma non è ancora una pratica sistematica: il 55 per cento dichiara di verificarla prima di ogni viaggio, il 27% solo una volta a settimana.

Come gli italiani scelgono il seggiolino

Quasi tutti (96 per cento) considerano “molto importante” o “importante” acquistare un seggiolino che garantisca elevati standard di qualità e sicurezza. Tra i principali driver all’acquisto troviamo il rispetto delle norme di sicurezza (73 per cento) e la comodità del bambino (61 per cento). Rimangono elementi rilevanti anche la facilità d’installazione (46 per cento) e l’ottenimento di buoni risultati ai test ADAC e TCS (44 per cento).

Nuovo e usato

Il prezzo è indicato come elemento fondamentale dal 40 per cento degli intervistati. Sull’acquisto di seggiolini usati, gran parte degli italiani (73 per cento) non ha dubbi in merito alla loro affidabilità. Tra chi è più cauto, emergono timori legati all’usura, alla conformità alle normative e alla preferenza per prodotti nuovi, percepiti come più sicuri.

Foto: Pixabay

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