Una misura automatica pari a 500 euro, senza bisogno di fare domanda, che sarà erogata a chi ne ha diritto
di M.V.
La “Carta Dedicata a te“, nuova misura di sostegno destinata ai nuclei familiari con Isee – l’indicatore della situazione economica equivalente – non superiore a 15mila euro, è ora attiva a seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto interministeriale Fondo Alimentare 2025. La dotazione finanziaria del fondo è stata incrementata per il 2025 di 500 milioni di euro, con destinazione esclusiva all’acquisto di beni alimentari di prima necessità (escluse le bevande alcoliche).
I destinatari e primo utilizzo
I beneficiari verranno individuati automaticamente tra i nuclei familiari residenti in Italia in possesso dell’Isee previsto. Ossia: non è necessario presentare domanda. L’importo è pari a 500 euro per nucleo familiare per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità. Entro il 16 dicembre dovrà avvenire il primo utilizzo o il beneficio decade mentre è fissata al 28 febbraio 2026 la data per spendere le somme.
Chi è escluso
Restano fuori dalla misura i nuclei che percepiscono altre forme di inclusione o sostegno al reddito (Assegno di inclusione, Reddito di Cittadinanza, Carta acquisti, ecc.) di carattere nazionale, regionale o comunale, oppure prestazioni di disoccupazione o integrazione salariale.
Come viene erogato l’importo
La cifra è erogata tramite carta elettronica nominativa, prepagata e ricaricabile, messa a disposizione da Poste Italiane attraverso Postepay. Sono previste complessivamente 1.157.179 carte, consegnate agli aventi diritto negli uffici postali abilitati.
Cosa si può comprare
Nell’allegato al decreto Decreto Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste del 30 luglio 2025, sono elencati i beni alimentari di prima necessità:
– Carni suine, bovine, avicole, ovine, caprine, cunicole;
– pescato fresco;
– tonno e carne in scatola;
– latte e suoi derivati;
– uova;
– oli d’oliva e di semi;
– prodotti della panetteria (sia ordinaria che fine), della
– pasticceria e della biscotteria;
– pizza e prodotti da forno surgelati;
– paste alimentari;
– riso, orzo, farro, avena, malto, mais e qualunque altro cereale;
– farine di cereali;
– ortaggi freschi, lavorati, e surgelati;
– pomodori pelati e conserve di pomodori;
– legumi;
– semi e frutti oleosi;
– frutta di qualunque tipologia;
– alimenti per bambini e per la prima infanzia (incluso latte di
formula);
– lieviti naturali;
– miele naturale;
– zuccheri;
– cacao in polvere;
– cioccolato;
– acque minerali;
– aceto di vino;
– caffè, tè, camomilla;
– prodotti Dop e Igp.
La tempistica
L’Inps, entro l’11 settembre, condividerà con i Comuni le liste dei beneficiari da consolidare e lo farà tramite un apposito applicativo web sul sito istituzionale. I nuclei familiari residenti in ciascun Comune sono individuati sulla base dei dati elaborati secondo questi criteri indicati in ordine di priorità decrescente:
a) nuclei familiari, composti da non meno di tre componenti di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2011, con priorità per i nuclei con indicatore Isee più basso;
b) nuclei familiari, composti da non meno di tre componenti di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2007, con priorità per i nuclei con indicatore Isee più basso;
c) nuclei familiari, composti da non meno di tre componenti, con priorità per i nuclei con indicatore Isee più basso.
I Comuni avranno 30 giorni per le verifiche di competenza (residenza e incompatibilità con altre misure). Quindi l’Inps trasmetterà le liste definitive a Poste Italiane, che procederà alla consegna delle carte. Saranno poi i Comuni a pubblicare sul proprio sito l’elenco dei beneficiari della carta per il territorio di competenza.
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