Nella struttura genovese i medici hanno segnato uno straordinario traguardo per la chirurgia pediatrica
di Redazione Mamme Magazine
Una bimba di 20 mesi e 12 chili con un teratoma localizzato al centro del muscolo cardiaco. Così raro che al mondo sono meno di una dozzina i casi descritti in tale posizione, esattamente alla “crux cordis”, il punto d’incrocio tra le quattro camere cardiache, fra valvola tricuspide e valvola mitrale.
Ma per la paziente è andato tutto bene, grazie a un complesso intervento all’Istituto Giannina Gaslini di Genova da Guido Michielon, direttore della Cardiochirurgia del Gaslini, con la sua équipe. Infatti, a quattro ore dal ricovero in Terapia Intensiva la piccola respirava già autonomamente.
L’operazione
Nell’intervento salvavita la massa tumorale, di tre centimetri di diametro, è stata del tutto rimossa senza danneggiare le strutture vitali. Durante i mesi (la bimba era sottoposta regolarmente agli esami dal sesto mese) stava crescendo e ostruendo progressivamente l’ingresso ai due ventricoli, comprimendo strutture vitali con conseguente elevato rischio d’infarto, aritmie letali e la necessità di impiantare un pacemaker.
“Questo intervento è un traguardo straordinario per la cardiochirurgia pediatrica e per tutto il nostro Istituto”, le parole di Renato Botti, direttore generale dell’Istituto Gaslini, che prosegue: “La gestione di una patologia così rara e complessa ha richiesto un approccio multidisciplinare di altissimo livello, che ha visto coinvolti cardiologi, oncologi, anestesisti, rianimatori, cardiochirurghi, infermieri, in un percorso clinico condiviso e altamente specializzato”.
La patologia
In assenza di trattamento chirurgico, la mortalità del tumore può toccare l’80 per cento nel primo anno di vita. I teratomi cardiaci rappresentano circa il 18-21 per cento% dei tumori cardiaci congeniti diagnosticati nel periodo feto-neonatale, ma la loro incidenza in età pediatrica resta estremamente bassa (0,08-0,32 per cento). Osserva Michielon: “Questo tipo di tumore rappresenta una vera emergenza chirurgica quando comporta compromissione emodinamica. Il tumore, seppur benigno, si trovava in una posizione estremamente delicata e la sua asportazione completa, senza complicanze, è stata possibile grazie alla presa in carico della paziente fin dai primi mesi di vita. Non vi sono state lesioni a nessuna delle strutture vitali del cuore e lo svezzamento dalla circolazione extracorporea è stato privo di complicanze, a ritmo cardiaco regolare. Un ecocardiogramma transesofageo intraoperatorio ha dimostrato la completa escissione del tumore e buona funzione del cuore e delle valvole cardiache”.
Il plauso è arrivato anche dall’assessore alla Sanità di Regione Liguria Massimo Nicolò: “Il Gaslini si conferma un’eccellenza nazionale e internazionale nella cura dei piccoli pazienti. Un intervento di questa complessità e rarità è stato reso possibile dalla professionalità e competenza delle équipe multidisciplinari coinvolte”
Foto: Gaslini
Leggi anche: Salvata una neonata prematura di neanche due chili, rimosso un tumore di ben 800 grammi

