Giocattoli per bambini e altri prodotti pericolosi, l’e-commerce Temu nel mirino della Commissione europea

Secondo le prove c’è un alto rischio per i consumatori di acquistare prodotti fuori legge, tra cui prodotti per i più piccoli

di Redazione Mamme Magazine

 

I consumatori corrono un rischio elevato di imbattersi in prodotti illegali sulla piattaforma Temu che, secondo la Commissione europea, ha violato l’obbligo previsto dal Digital Services Act (Dsa) di valutare adeguatamente i rischi di diffusione di prodotti illegali sul suo mercato. Il procedimento della Commissione contro Temu era stato avviato a ottobre dello scorso anno.

Tra i prodotti anche i giocattoli

Le prove hanno dimostrato che esiste un rischio elevato per i consumatori nell’Ue di imbattersi in prodotti illegali sulla piattaforma. Nello specifico, dall’analisi di un esercizio di mystery shopping condotto dalla Commissione è emerso che è molto probabile che i consumatori che acquistano su Temu trovino prodotti non conformi tra l’offerta, come giocattoli per bambini e piccoli dispositivi elettronici.

La sicurezza dei consumatori

“Facciamo acquisti online perché confidiamo che i prodotti venduti nel nostro mercato unico siano sicuri e rispettino le nostre norme. Nella nostra visione preliminare, Temu è lungi dal valutare i rischi per i suoi utenti secondo gli standard richiesti dal Digital Services Act”, le parole di Henna Virkkunen, vicepresidente esecutivo della Commissione europea per la sovranità, la sicurezza e la democrazia nel settore tecnologico. Ha quindi chiarito: “La sicurezza dei consumatori online non è negoziabile nell’Ue: le nostre leggi, compreso il Digital Services Act, costituiscono la base per una migliore protezione online e un unico digitale più sicuro ed equo”.

L’indagine continua

Secondo l’analisi della Commissione, la valutazione del rischio di Temu dell’ottobre 2024 era imprecisa e si basava su informazioni generali del settore piuttosto che su dettagli specifici sul proprio mercato. Ciò potrebbe quindi aver portato a misure di mitigazione inadeguate contro la diffusione di prodotti illegali. La Commissione continuerà le sue indagini in relazione ad altre sospette violazioni aperte nell’ottobre 2024, compresa l’efficacia delle sue misure di mitigazione, l’uso di elementi di progettazione che creano dipendenza, la trasparenza dei suoi sistemi di raccomandazioni e l’accesso ai dati per i ricercatori.

Foto: Pixabay

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