Il sindacalista Zanda: “Ecco tutte le agevolazioni per lavoratrici neo mamme con il nuovo contratto di lavoro interinale”

L’intervista: il segretario generale Felsa Cisl Daniel Zanda spiega a Mamme Magazine i dettagli delle tutele per la maternità nel nuovo Ccnl per i lavoratori in somministrazione

di Manila Alfano

 

Una partita che è durata quasi tre anni. In mezzo ci sono state lunghe trattative, passi avanti e poi battute d’arresto, tensioni e riprese, interruzioni e poi finalmente l’accordo siglato: il nuovo Contratto collettivo nazionale di lavoro per i lavoratori in somministrazione, quelli cioè che fino al 2023 si definivano interinali. Una firma che rappresenta una svolta per coloro che in molti casi hanno contratti a tempo determinato e di breve durata e dunque generalmente più fragili. “Ma punto dopo punto siamo arrivati al risultato che volevamo raggiungere”, spiega con soddisfazione Daniel Zanda, Segretario Generale FeLSA CISL a Mamme Magazine.

Cosa significa la firma di questo nuovo contratto di lavoro?

“Un enorme passo in avanti in fatto di tutele per maternità e baby sitting, welfare potenziato del 20 per cento e una nuova assicurazione sanitaria”.

Quanti lavoratori coinvolge?

“Ogni mese mezzo milione di lavoratori. Il 45 per cento sono donne con un’età media di 37 anni, un terzo di loro non è nata in Italia”.

Chi sono i lavoratori somministrati?

“Sono coloro che vengono collocati da una agenzia per il lavoro, trovano impiego all’interno dei contesti più diversificati: dalle aziende metalmeccaniche al pubblico impiego, passando per la logistica, terziario, tessile chimica. Sono quasi tutti con contratti a tempo determinato o con un’assegnazione presso una singola azienda di natura temporanea limitata nel tempo, anche nel caso in cui abbiano un contratto a tempo indeterminato con l’azienda. Più di vent’anni fa, quando nasceva il lavoro interinale, pochissimi ritenevano che questi lavoratori si sarebbero riusciti ad avvicinare al sindacato. Ma in questi anni molto e’ stato fatto, abbiamo costruito insieme alle associazioni di rappresentanza delle agenzie per il lavoro una bilateralità robusta”.

Quali sono stati i momenti più difficili per arrivare a questa firma?

“È stata una lunga battaglia. Alla fine del 2023 la trattativa si era interrotta per indisponibilità nell’affrontare fino in fondo i temi sindacali a livello aziendale. Chiedevamo ai datori di lavoro di assumersi responsabilità, abbiamo cercato di potenziare le opportunità e fare un salto di qualità che preveda flessibilità qualitativa importante”.

Ad esempio?

“Molto è stato fatto sul piano della formazione e dell’aggiornamento, elementi strategici per far funzionare al meglio il mondo del lavoro, per far coincidere sempre di più la domanda e l’offerta, per rimettere in circolo più facilmente e più velocemente un lavoratore. Solo nel 2024 le Agenzie per il Lavoro hanno formato gratuitamente oltre 400.000 persone e almeno un terzo ha trovato subito lavoro. La formazione è un valore a vantaggio di tutti”.

Fino a che punto siete soddisfatti del risultato?

“Siamo consapevoli che il risultato ha un aspetto innovativo, che introduce un cambio di paradigma rispetto al passato: più tutele e welfare. Soddisfatti perché abbiamo incrementato gli strumenti di tutela in modo concreto. Ad esempio l’istituzione di luoghi protetti. D’ora in poi le donne vittime di violenza potranno denunciare rivolgendosi a una commissione nazionale specifica che la mette in contatto direttamente con i centri di violenza. Ma non solo, la donna vittima può cambiare luogo di lavoro con un sostegno del reddito. Senza garanzie economiche, senza una rete concreta che ti supporta, senza uno stipendio, e’ difficile denunciare, per molte impossibile. Ora sarà diverso”.

Che tutele sono state introdotte per la maternità?

“Se una lavoratrice in gravidanza si trova in una situazione in cui la missione È interrotta o non rinnovata, allora viene garantita un’indennità pari all’ultima retribuzione mensile percepita fino al compimento del primo anno di vita del bambino”.

Sarà più facile per una madre trovare lavoro?

“Sì. Sono previste misure specifiche di sostegno e reinserimento , inclusi strumenti economici e di conciliazione dei ritmi vita-lavoro post-congedo”.

Avete firmato con Assolavoro. Il nuovo contratto riguarda anche i lavoratori legati ad Assosom, l’altra grande associazione interinale?

“Sì certamente riguarda tutti”.

Qual è ora l’obiettivo?

“Far rispettare i punti che abbiamo fin qui conquistato. Flessibilità e stabilità non sono in contrasto ma possono convivere in un contesto da oggi più giusto e sostenibile”.

Foto: Pixabay

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