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Togliere il pannolino: le migliori guide per non sbagliare

Togliere il pannolino rappresenta un momento delicato e, per non sbagliare, è sempre meglio domandare consiglio agli esperti.

Togliere il pannolino rappresenta una pietra miliare nell’infanzia di un bambino e, di riflesso, anche nella vita dei suoi genitori. Il passaggio dal pannolino al vasino (o, più raramente, direttamente al wc) indica infatti una presa di autonomia sia dal punto di vista fisico che sotto l’aspetto psicologico. Fisicamente, infatti, tale transizione è il risultato dell’acquisita capacità di controllo sui muscoli della propria vescica i quali, nella prima infanzia, funzionano in modo involontario.

Per il bambino, inoltre, questo passaggio rappresenterà un passo importante con il quale si avvicina al mondo adulto. L’unica ragione per la quale si introduce normalmente la tappa del vasino è che spesso il gabinetto è troppo alto per essere raggiunto dai più piccoli i quali, comunque, necessiterebbero di un riduttore per utilizzarlo.

Libri per togliere il pannolino

Il passaggio dal pannolino al vasino, o al water, risulta tanto delicato che svariati libri per bambini sono stati scritti sull’argomento. si tratta in genere di libri leggeri e divertenti, dedicati alla fascia di età compresa tra i due e i quattro anni.

Essi si rivolgono infatti proprio ai bambini che sono in procinto di togliere il pannolino, proponendo questo passaggio come un esperimento divertente, quasi un gioco. In effetti, è proprio così, consigliano gli esperti, che i genitori dovrebbero proporre ai propri figli questa fase. Il passaggio non deve essere traumatico, né avvertito come uno sforzo o un distacco. Né, tanto meno, deve essere considerato da parte del bimbo come una prova a cui l’adulto decidi di sottoporlo. Incoraggiare i bambini è importante ma, allo stesso tempo, risulta cruciale rispettare i loro tempi. Ciò implica non forzare i piccoli quando ancora non sono in grado di fare pipì fuori dal pannolino, ma non solo. Durante questa fase, infatti, occorre gratificare i piccoli a ogni successo ma è assolutamente vietato fargli pesare quelle volte in cui non riescono. Un simile atteggiamento, infatti, farebbe sentire il bimbo rimproverato e umiliato. Questa sensazione sarebbe certamente controproducente, rendendo il figlio insicuro e spingendolo ad attaccarsi a un pannolino come a una certezza contro il timore del fallimento e del giudizio.

Vi proponiamo tre simpatici libri per la prima infanzia da proporre ai vostri bambini nel momento in cui gli spiegherete il nuovo esperimento in corso, il gioco di cui loro saranno i protagonisti: togliere il pannolino. “Sara usa il water”, indicato a partire dai due anni, si propone proprio di guidare il bambino in questo passaggio, delicato e non sempre facile, che dovrà concludersi con l’abbandono del pannolino.

Il manoscritto è corredato di molte illustrazioni che riusciranno a catturare l’attenzione dei più piccoli. “Basta pannolino!” è stato invece scritto per i piccoli dai tre anni in su. Il protagonista è un bambino che prende un’importante iniziativa: dire per sempre addio al proprio pannolino. Quello che lo attende è un mondo straripante di vasini di ogni forma e colore. Il percorso, però, riserverà molte sorpresa, soprattutto agli adulti della sua vita. Infine, il libretto “Posso guardare nel tuo pannolino?” è rivolto a un pubblico dai due anni in su.

Il protagonista della storia questa volta è un topo di nome Topotto. Molto curioso, Topotto ha l’abitudine di smontare i propri giocattoli per controllare cosa c’è all’interno. Inoltre, gli piace sbirciare dentro qualsiasi cosa: le bottiglie, le tane, e persino i pannolini dei suoi amici! Al di là del valore pedagogico, i libri citati sono simpatici e molto amati dai bambini. Tanto è vero che i papà e le mamme che li hanno acquistati affermano che, anche superata questa fase, i loro figli chiedono ancora loro di leggerli.

Ma, oltre ai libri per bambini, esistono vere e proprie guide con lo scopo di istruire i grandi alla fase di passaggio. Sebbene si tratti di un momento attraverso il quale siamo passati tutti, infatti, spesso fatichiamo a ricordarlo, poiché si tratta di un evento che risale ai primi anni della vostra vita. I manuali rivolti ai genitori si propongono dunque di educarli in modo da renderli capaci di seguire al meglio i propri pargoli che devono togliere il pannolino senza ricadere in errori banali. Questo è il caso di “Pannolino… addio! Il metodo naturale e senza lacrime”, scritto dall’autrice di libri per genitori Elizabeth Pantley. Il libro in questione propone ai lettori un vero e proprio metodo da seguire, semplice e di sicuro successo, per sostenere i figli in questa transizione.

Togliere il pannolino la notte

Per quanto riguarda la notte, la situazione si complica. Infatti, il semplice fatto che un bambino abbia imparato a utilizzare il vasino nelle ore diurne, non implica affatto che sia in grado di restare senza pannolino anche di notte. Anzi, i due momento sono sempre distinti e consecutivi tra loro. In ogni caso, uno dei prerequisiti per cercare di togliere il pannolino di notte è che il bambino risulti già autonomo in questo senso durante le ore diurne. Inoltre, come abbiamo detto, il controllo sulle propria vescica si rende molto più difficile quando la mente non si trova in uno stato vigile. Dal momento in cui il piccolo è in grado di usare il vasino per tutto il giorno, aspettate almeno alcuni mesi -ma più spesso si parla di anni- per assicurarvi che non si presentino incidenti di frequente.

A questo punto, come togliere il pannolino durante la notte? Ci si troverà in una ulteriore fase di passaggio, durante la quale il bambino avrà pieno controllo durante il giorno ma dovrà comunque mettere il pannolino prima di andare a dormire. Per sviluppare un maggiore controllo sui propri muscoli e sullo stimolo a urinare, non sono necessari particolari esercizi.

Bambino protagonista

Tale abilità, infatti, si rinforza autonomamente. Al momento di cambiare il bimbo, la mattina, noterete il pannolino asciutto. Se questo accade per almeno tre notti di fila, è arrivato il momento di fare un tentativo. Il primo passo, nonché il più importante, da compiere a questo scopo, è quello di coinvolgere attivamente il bambino. Non dimenticate che è sempre lei o lui il protagonista di questa fase, e che il vostro intervento deve fungere solamente da supporto ai suoi sforzi. Come avevate fatto per la transizione diurna, spiegategli che è giunto il momento di passare le notti senza pannolino.

Anche in questo caso, evitate di mettere pressione al piccolo, proponendo nuovamente il tutto come un esperimento divertente e spiegando che sicuramente capiterà di bagnare il letto. Spiegate che non si tratta di qualcosa di grave o strano. Magari coinvolgete i nonni, perché spieghino al nipotino che anche voi, da piccoli, avete attraversato questa fase e che, nonostante i numerosi incidenti, alla fine avete avuto successo.

Vasino e pazienza

Una volta convinto il piccolo, come si procede? Il primo strumento necessario per togliere il pannolino di notte consiste in tanta pazienza. Nei primi tempi, infatti, è probabile che papà e mamma si ritrovino con molte più lenzuola e vestiti da lavare. Purtroppo si tratta di quegli incidenti che risultano indispensabili per crescere e migliorare. In ogni caso, è molto probabile che, se proprio dovete lavare di più, di certo non vorrete farlo nel cuore della notte. Ecco dunque come preparare il letto a vostro figlio che sta togliendo il pannolino. Acquistate un set di lenzuola cerate.

Queste vi serviranno poiché non lasciano penetrare lo sporco e i liquidi, fungendo da barriera impermeabile e, così facendo, impediscono di sporcare gli strati sottostanti o il materasso. Subito sopra materasso mettete un lenzuolo cerato, poi un lenzuolo normale. Ripete l’operazione aggiungendo un secondo strato nel medesimo ordine: lenzuolo cerato, lenzuolo normale. Perché? Come abbiamo spiegato, quasi sicuramente nei primi tempi accadranno incidenti di percorso. In questo modo, se il bambino bagna il letto durante la notte, potrete semplicemente rimuovere il primo strato (lenzuolo+ lenzuolo cerato) e, senza bisogno di rifare il letto in piena notte, il secondo risulterà già pronto. Il materasso sarà coperto e protetto dallo strato cerato mentre vostro figlio resterà a contatto con un normale e morbido lenzuolo.

Per la stessa ragione, è sempre meglio tenere un pigiama di ricambio a portata di mano. Se vi accorgete in tempo dell’incidente avvenuto, non lasciate che il bambino trascorra la notte bagnato, sia per ragioni igieniche, sia per ragioni psicologiche. Inoltre, assicuratevi sempre che abbia fatto pipì prima di andare a dormire. Risulta una buona abitudine, anche per i grandi, e inoltre riduce il rischio di incidenti. Infine, per i primi tempi, consigliamo di mettere un vasino accanto al letto del piccolo. E’ possibile che non lo utilizzi, preferendo andare direttamente in bagno; tuttavia, si rivela sempre utile in caso di urgenze.

A che età togliere il pannolino

E ora la fatidica domanda che tormenta tutti i genitori: a quanti anni bisogna togliere il pannolino? Ogni bambino è un mondo a sé, dunque non esiste una risposta univoca a tale questione. In ogni caso, questo passaggio non avviene quasi mai entro l’anno e mezzo di vita. Ciò accade perché la muscolatura, entro questa data, non è sufficientemente sviluppata, così come l’autocontrollo e la consapevolezza del proprio corpo. In genere, il momento dell’abbandono del pannolino di giorno si situa tra i due e i tre anni. Inoltre, statisticamente, le bambine risultano più precoci dei maschietti, ma non esiste alcuna prova del fatto che questa abilità sia legata al sesso biologico, dunque potrebbe trattarsi di una mera casualità.

Il passaggio durante la notte, come abbiamo spiegato, avviene sempre dopo. La variabilità in questo caso risulta ancora più ampia, tanto che alcuni bambini giungono a cinque o sei anni tenendo ancora il pannolino mentre dormono senza che tale tendenza sia indice di alcun problema.

Scritto da marafallini
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