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Taranto, bimba di 5 anni morta di tumore

Taranto: bimba di 5 anni muore di tumore al cervello. La causa è l'inquinamento industriale

Marzia Rebuzzi, bimba tarantina di soli 5 anni affetta da un tumore al cervello, è morta. La notizia arriva dalla pagina Facebook dell’associazione “Genitori Tarantini Ets”. Le famiglie del quartiere Tamburi si uniscono al grido di “Fermiamo questa strage”.

Muore di tumore a soli 5 anni

La piccola Marzia, affetta da un tumore al cervello e ricoverata presso l’ospedale Bambin Gesù di Roma, è volata in cielo, proprio verso quel cielo nero che da anni ricopre la città di Taranto a causa dell’inquinamento industriale che ormai fa da padrone nel capoluogo jonico. “Fermiamo questa strage” è ciò che invocano le famiglie tarantine, esauste e distrutte da ciò che ogni giorno sono costrette a subire e, chi ne paga le conseguenze, sono sempre anime innocenti. La piccola Marzia è solo l’ultimo caso delle stragi che l’inquinamento industriale sta facendo. Proprio il cugino Alessandro, il 2 settembre 2012, è morto a causa di una fibrosi cistica di cui l’inquinamento è una delle cause principali, diventando uno dei simboli della lotta di Taranto contro questa contaminazione. Il ragazzo durante le numerosi manifestazioni ambientaliste alle quali partecipava si trovava sempre in prima linea ad urlare: “Noi vogliamo aria pulita“.

Il dramma delle famiglie a Taranto

L’associazione dei Genitori Tarantini, che il 25 febbraio scorso ha organizzato una fiaccolata per ricordare i bimbi e ragazzi morti di tumore, su Facebook scrive: “Oggi la città dovrebbe essere coperta da un velo nero, non quello dei fumi che ci stanno ammazzando, un velo nero per un lutto inaccettabile. Un velo, nero come l’anima colpevole di chi aveva il potere di fermare questa mattanza e non l’ha fatto, quelli dei decreti, quelli del “delitto perfetto”che hanno continuato a perpetuare sulla nostra comunità, tutti quelli che non conoscono la vergogna. Quelle dei genitori sono parole forti, piene di rabbia e disperazione contro chi avrebbe potuto fare qualcosa per fermare questa strage, ma non ha fatto nulla. Una dura accusa che racchiude tutta la disperazione insita nelle persone che vivono nella città pugliese: “Non riuscirete a guardare negli occhi i vostri figli! Scusate i toni, ma questa notizia ci ha sconvolto..ad Aurelio d Loredana, come al papà e alla mamma di questo nuovo angelo, le nostre sentire condoglianze”.

La procura di Taranto nelle ultime ore si è attivata ed ha convocato una tavola rotonda per discutere sulla questione ambientale, a fronte anche di ciò che gli ultimi dati riportano circa l’aumento delle emissioni nocive dell’ex Ilva.

Scritto da Alice Sacchi
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