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Stimolazione ovarica: cos'è e come funziona

Sono molte le donne che hanno problemi di infertilità ed uno degli interventi più comuni è l’ approccio a una stimolazione ovarica.

La stimolazione ovarica è una procedura medica che consiste nella somministrazione di ormoni a una donna per aumentare la sua produzione di follicoli dalle ovaie, quest’operazione permette di ottenere un’ovulazione ottimale e agevola la gravidanza, è spesso utilizzata anche in caso di fecondazione in vitro o inseminazione artificiale.

In Italia oggi giorno molte sono le coppie che hanno difficoltà nella procreazione, molte sono le cause, nel caso d’infertilità femminile la stimolazione è un efficace rimedio.

La donna che presenta sterilità ormonale può aumentare la produzione debole o di cattiva qualità dei suoi ovuli per permettere una fecondazione ottimale.

Prima di intraprendere questa strada occorre passare attraverso molteplici analisi e test finalizzati alla gravidanza, oltre agli esami clinici approfonditi si dovrà misurare la temperatura basale per molti mesi consecutivi, analizzare il muco cervicale post coito, fare un dosaggio ormonale e un’ecografia pelvica.

La stimolazione va ad agire intervenendo sull’ipofisi, una ghiandola del sistema nervoso, che stimola le ovaie secernendo tre ormoni e prolattina.

Questo metodo risulta funzionare nel 30% dei casi in maniera veloce, la maggioranza delle donne dopo questo trattamento riesce a restare incinta entro tre mesi dall’inizio del trattamento.

Nei casi di fecondazione artificiale la stimolazione ovarica è una prassi, nel caso di fecondazione in vitro la stimolazione ovarica rappresenta uno dei cinque step da affrontare.

Non vi sono particolari controindicazioni legate alla stimolazione ovarica, sono tollerate piuttosto bene, possono esserci lievi disturbi come nausee e stordimento o annebbiamento della vista, a volte emicrania e vampate di calore.

Solo in alcuni casi le stimolazioni ovariche possono provocare insonnia e nervosismo nel paziente e l’aumento dell’ovaio può provocare tensione addominale, infatti, le dimensioni dell’ ovaio da una normale forma paragonabile a quella di una mandorla possono raggiungere le dimensioni di un arancio creando quindi dell’ evidente gonfiore e lievi crampi.

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