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Sintomi gravidanza: come riconoscere i più frequenti

Non tutte le donne accusano gli stessi sintomi gravidanza, ma alcuni sono inequivocabili e comuni. Ecco quali sono quelli da non sottovalutare.

Reastare incinta è il desiderio di molte donne, che cercano dunque di riconoscere la gravidanza affidandosi “all’ascolto” dei primi sintomi. In effetti, alcuni stati possono indicare l’avvenuto concepimento, ma occorre anche sapere che, parecchie gravidanze, soprattutto nelle prime settimane, si presentano asintomatiche. E’altrettanto vero, poi, che un quadro sintomatico tipico dello stato interessante, può invece essere la spia di alcune patologie. Un esempio per tutti: nausea, stanchezza, malessere generale possono preannunciare, al posto che una gravidanza, una semplice influenza. Vediamo quindi quali sono i sintomi gravidanza da non sottovalutare.

Sintomi gravidanza primo mese

Quando si desidera essere incinta, naturalmente si cerca di riconoscere tutti quei sintomi gravidanza che possono confermare lo stato di dolce attesa. Ma, va detto, alcune volte si possono fraintendere alcune situazioni, anche perché, purtroppo, molto frequentemente i sintomi premestruali coincidono con quelli che annunciano la gravidanza. Di certo, però, l’assenza del ciclo è il primo e più affidabile segnale: ma prima di essere certe che la gravidanza sia in atto, bisogna attendere qualche giorno, soprattutto se non si ha un ciclo regolare. Oltretutto, sono svariate le cause che possono avere come conseguenza un ritardo o l’assenza del ciclo: l’assunzione di alcuni farmaci, l’insorgere di malattie, lo stress, sono tutti fattori da annoverare tra le possibili cause che possono portare alla scomparsa del ciclo. Altri segnali che possono preannunciare una gravidanza, sono le piccole perdite ematiche – in tal caso è bene sentire subito il parere di un medico – la sensibilità del seno e l’inscurimento dei capezzoli – causato da un aumento dell’irrorazione sanguigna – la sensibilità agli odori – soprattutto alcuni possono apparire disgustosi, come l’odore del caffè, del fumo, gli odori particolarmente intensi, un aumento dell’appetito. Ma ci sono anche altri sintomi gravidanza, che si concentrano soprattutto nella zona del ventre: il gonfiore e l’indurimento addominale, la tensione al basso ventre e lo stimolo a urinare, sono altri segnali che possono indurre a pensare che si sia all’inizio di una gravidanza. A questi, infine, si sommano altri due tipici sintomi: le nausee mattutine e la stanchezza.

Come capire se sono incinta

Quelli che abbiamo appena descritto, come è facile intuire, sono tutti sintomi che possono essere fraintesi, perché possono essere la spia di alcune patologie, malesseri. Basti pensare alla nausea, alla stanchezza: tante volte, non annunciano gravidanze, ma semplici influenze o raffreddori. Pertanto, per essere certe che la gravidanza abbia avuto inizio, non resta che affidarsi a test inequivocabili: inutile recarsi subito dal ginecologo ai primi segnali, in prima battuta basta fare un semplice test di gravidanza. Se, invece, si vuole essere certe al cento per cento fin da subito, allora occorre farsi prescrivere un esame del sangue. In realtà, l’esame del sangue per stabilire se una gravidanza è davvero in corso, può essere fatto già 7-10 giorni dopo il presunto concepimento, dunque ancora prima di scoprire l’assenza del ciclo. Questo esame misura infatti la quantità dell’ormone Beta-hCG (in pratica si misura la frazione di un ormone, la gonadotropina corionica), che varia settimana dopo settimana e diventa molto alto nelle prime settimane di gravidanza. Solo così si saprà se si è realmente incinta.

Test di gravidanza

Dunque, si diceva, per scoprire se si è davvero incinta, occorre fare un test di gravidanza. Si tratta di uno dei momenti più emozionanti per la vita di una donna e di una coppia: l’attesa di quei pochi minuti che andranno a rivelare la nascita di un bambino, sono tra quelli davvero indimenticabili. Dunque, dopo qualche giorno di ritardo delle mestruazioni (ma si può fare anche prima!) ci si può recare in farmacia ad acquistare un test: ne esistono di vari tipi e per la stragrande maggioranza sono attendibili. Come si diceva per l’esame del sangue, anche questi test sono tesi a misurare l’ormone Beta HCG, o Gonadotropina Corionica Umana, ossia l’ormone che viene secreto da quella che sarà la futura placenta. Detto questo, innanzitutto, va detto che ci sono tre tipologie di test di gravidanza: quello urinario, quello sanguigno (di cui si è già detto) e quello salivare. Tutti misurano il livello di Beta. Quest’ultimo, ossia quello salivare, sebbene abbia affidabilità al 98 per cento, e sebbene sia molto pratico, in Italia non è ancora molto diffuso. Pertanto, non resta che affidarsi al classico test urinario, che, grazie alla presenza e alla reazione degli anticorpi (che possono reagire positivamente o negativamente), rileva, in poche mosse e in pochi minuti, la presenza una gravidanza. Questa tipologia di test difficilmente sbaglia – si calcola un’affidabilità del 99 per cento – ma, nel caso di dubbio, per avere conferma, può essere ripetuto anche qualche ora dopo. Se due test urinari risultano positivi, di dubbi ne restano davvero pochi. In ogni caso, dopo aver avuto un risultato positivo con il test fai da te, il consiglio è di contattare il ginecologo: sarà lui a dettare le prossime mosse di questa fantastica nuova avventura.

Scritto da Emanuela Stifano
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