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Sintomi dell’ADHD nel bambino: quali sono

La sindrome ADHD è di natura genetica è consigliato quindi osservare i bambini, almeno fino ai 7 anni di età.

I sintomi dell’ ADHD si riferiscono a un disturbo psicologico quando si è in fase di sviluppo. A volte infatti non viene subito riconosciuta per via della vivacità, che rappresenta un elemento tipico della crescita di ogni bambino. Secondo le statistiche questo fastidio colpisce il 4% dei più piccoli, soprattutto il genere maschile.

QUALI I SINTOMI E COME RICONOSCERLI

Attention Deficit Hyperactivity Disorder è il significato di ADHD, questa sindrome è stata studiata e riconosciuta dagli Stati Uniti d’America, successivamente ad essa anche gli altri stati hanno posto più attenzione in merito a questo disturbo. Il cervello per via dell’ADHD è vittima di un’ alterazione del tutto fuori luogo. Per questo si soffre a livello neuro-psichico, generalmente ci si accorge di soffrire di questo dai due gangali basali che risultano essere stretti rispetto alla norma e non solo. Anche la corteccia prefrontale della parte destra è differente.

Questa strana sindrome nella maggior parte dei casi, si pensa possa intaccare l’intelligenza della persona, invece accade proprio il contrario. In modo particolare tutti coloro che ne soffrono risultano avere una capacità intellettiva elevata a differenza della media. Tuttavia si presentano delle difficoltà per via di questo fattore come quella di rimanere concentrati per tanto tempo, problemi sull’autocontrollo e la condizione di non poter elaborare gli stimoli sensoriali che derivano dal luogo in cui si trovano. Ai bambini in cui viene riscontrata la sindrome del deficit sembrano essere martellati da molte informazioni, che risultano essere superiori rispetto al normale.

I bambini cercano in tutti i modi di poter capire ed elaborare queste informazioni, ma senza ottenere alcun risultato anzi. A causa dell’eccessivo sforzo di comprensione questi ultimi diventano ipercinetici, impulsivi, poco attenti e molto disordinati. Inoltre un altro problema inerente alla sindrome consiste nella difficoltà di sedersi, in quanto è difficile rimanere nello stesso punto proprio perché interagiscono con tutto ciò che si trova intorno a loro. In generale si sentono con la voglia di poter fare di tutto, ma alla fine andranno a svolgere soltanto poche azioni di quelle che si erano prefissati. Quella che viene a mancare quindi di solito è l’attenzione, inoltre tra i sintomi più comuni ci sono impulsività e l’iperattività. Più comunemente questi si manifestano prima di aver compiuto il settimo anno di età, tra i fastidi più importanti si possono trovare:

  • la mancata attenzione in fase di ascolto
  • una distrazione molto facile
  • il voler essere sempre i primi
  • uno stato di scarso apprendimento, che gli fa rimanere sempre in un gradino indietro
  • il voler parlare di continuo e rispondere a dei quesiti senza aver finito di ascoltare il resto della domanda
  • la mancata concentrazione che gli permette di terminare un azione

COME DIAGNOSTICARE L’ADHD

La diagnosi della sindrome dell’ADHD viene dedotta dal DSM, che dichiara e conferma quest’ultima soltanto nel caso in cui i sintomi sono 6 fino ad un massimo di 9 di disattenzione o per iperattività. L’ Organizzazione Mondiale della Sanità oltre ai classici sintomi ne aggiunge altri come il disordine comportamentale, sviluppo dei tic nervosi, depressione e difficoltà nell’apprendimento.

CAUSE

Le cause ancora oggi non sono accertate e non si conosce una causa specifica, anche se si pensa che durante la gravidanza il fumo e l’alcool possono essere i responsabili della sindrome del bambino. Inoltre la Tac è il mezzo in cui permette di riconoscerla, per via dei restringimenti in alcune aree del cervello. Nel caso in cui si riscontrano i sintomi citati prima è opportuno rivolgersi da uno specialista, più precisamente da uno neo psichiatra. E’ opportuno parlare con i professionisti per cercare di capire e per diagnosticare l’ADHD.

Scritto da Redazione Online
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