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Scuole aperte dopo Pasqua, sì o no: cosa sappiamo

Scuole aperte dopo Pasqua, sì o no? Tutto quello che sappiamo a oggi sulla situazione delle istituzioni scolastiche regione per regione.

Con l’ultimo DPCM sono cambiate anche le regole per la scuola in presenza. Infatti, in fascia arancione le scuole superiori possono arrivare al 75% in presenza, mentre in zona rossa si ricorre alla DAD per tutte le scuole di ogni ordine e grado fino al 31 marzo. Dopo le vacanze pasquali cosa succederà? Scuole aperte dopo Pasqua, sì o no: cosa sappiamo.

Scuole aperte dopo Pasqua: novità

Le scuole riapriranno fino alla prima media dopo Pasqua. Questa è la priorità fissata dal premier Mario Draghi così come annunciato nella conferenza stampa di venerdì scorso. 6 studenti su 10, dunque, torneranno in classe. Si tratta di più di 5 milioni di studenti (3,2 milioni a casa, 5,3 in presenza). Fino al 7 aprile, però, sulle scuole varrà ancora la regola generale che prevede tutto chiuso in zona rossa e apertura fino alle medie in zona arancione.

Niente più scuole chiuse per tutti in zona rossa: da dopo Pasqua gli alunni di asili, elementari e prima media torneranno in presenza. L’Italia resta però “chiusa” fino a maggio e da lunedì più di metà del Paese sarà in zona rossa, con Calabria, Toscana e Valle d’Aosta che si vanno ad aggiungere alle sette Regioni e alla provincia autonoma di Trento in cui sono già in vigore le restrizioni più dure, mentre il Lazio torna in arancione.

Il via libera da parte della Cabina di regia è arrivato in virtù di un miglioramento complessivo dei dati che, ha sottolineato il ministro Speranza, “impongono ancora la massima attenzione” ma permettono di adottare un provvedimento “che vuole dare un segnale molto rilevante a un pezzo strategico e decisivo della nostra società”. Nei territori arancioni saranno in classe tutti gli studenti fino alla terza media e al 50% quelli delle superiori.

Le decisioni delle Regioni

Alcune regioni, però, già da lunedì 29 marzo andranno in ordine sparso, con alcune in rosso che riaprono gli istituti e altre in arancione che tengono chiuse le scuole.

In Valle d’Aosta, per esempio, malgrado sia zona rossa, le scuole dell’infanzia e primaria rimarranno aperte anche prima delle vacanze di Pasqua da lunedì 29 a mercoledì 31 marzo. È quanto prevede un’ordinanza del presidente della Regione Erik Lavevaz, che anticipa le disposizioni del Governo.

Il Trentino ha deciso di riaprire nidi, scuole dell’infanzia e scuole elementari già da lunedì 29 marzo, pur essendo in zona rossa.

La Provincia di Bolzano, con i dati epidemiologici in netto miglioramento, conferma la didattica in presenza nelle elementari e medie.

Il Piemonte, la Lombardia, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia, l’Emilia Romagna, le Marche, la Campania, la Puglia e la Calabria si trovano in zona rossa. Quindi, si attende la riapertura dopo Pasqua almeno per gli studenti fino alla prima media.

La Liguria è in arancione e il governatore Toti ha firmato un’ordinanza che prolunga la DAD al 100% per le scuole superiori fino al 31 marzo. Lezioni in presenza, invece, per gli alunni fino alle medie.

In Toscana oltre mezzo milione di alunni da lunedì 29 marzo seguiranno le lezioni in DAD.

In Umbria, pur essendo in arancione, con un’ordinanza del 19 marzo scorso si è stabilito che in tutto il territorio regionale le lezioni si svolgeranno esclusivamente in DAD.

Il Lazio, in arancione da questa settimana, ha deciso di far tornare in classe gli studenti fino alla terza media.

Abruzzo, Molise e Basilicata sono arancioni ma le scuole resteranno chiuse fino a Pasqua.

La Sicilia e la Sardegna sono in zona arancione, ma alcuni comuni sono in zona rossa. Di conseguenza vi si applicano le regole valide per i diversi colori.

Scritto da Francesca Belcastro
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