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Scollamento delle membrane: i pro e contro della manovra

La pratica dello scollamento delle membrane può essere utile come può essere dannosa, ecco perché prima di richiederla bisogna conoscerne i pro e i contro.

Lo scollamento delle membrane è una manovra che normalmente eseguono il ginecologo o l’ostetrica con lo scopo di stimolare e indurre il travaglio. Alla fine della gravidanza, nella maggioranza dei casi, il travaglio inizia in maniera naturale e spontanea, ma può capitare che questo ritardi o non inizi. Quali sono i pro e i contro di questa pratica?

Scollamento delle membrane: i pro e i contro

Lo scollamento delle membrane è uno dei metodi per indurre il parto in maniera spontanea. Sebbene la manovra risulti utile in molti casi, non tutti medici sono concordi nel suo utilizzo. Purtroppo sono diversi i casi in cui le future mamme hanno subito questa manovra senza esserne prima state informate. Si tratta di una manovra utile, ma devono esserci alcune condizioni prima di poter procedere. Uno di questi, ad esempio, è un minimo accenno di dilatazione del collo dell’utero. Senza le condizioni necessarie, la manovra potrebbe risultare inutile e addirittura dannosa.

Non essendo garantita al 100% la sua riuscita, le gestanti possono decidere di optare per un metodo diverso di induzione al parto, come appunto la somministrazione di ossitocina. Quando iniziano le contrazioni, i livelli di ossitocina si alzano, cioè il cervello ne produce una quantità maggiore. L’ossitocina somministrata in ospedale serve per accelerare le contrazioni ed il parto, ed è ovviamente un ormone sintetico, prodotto in laboratorio, con lo scopo di potenziare le attività dell’utero in fase di travaglio.

Consenso informato

Esiste la procedura di consenso informato se il medico decide che è necessario effettuare la manovra di scollamento. Il medico ha il dovere morale di informare la donna su come ha intenzione di muoversi per indurre il parto e la gestante dal canto suo può rifiutarsi e decidere di sottoporsi ad altri metodi.

Per procedere è però necessario che vi siano certe condizioni, come una gravidanza arrivata alla 41 settimana ed oltre, la rottura del sacco amniotico, se dopo 18 ore di travaglio non si è ancora partorito o infine in caso di ipertensione, diabete gestazionale o altre patologie più o meno gravi.

Rischi dello scollamento delle membrane

Il rischio più frequente dovuto allo scollamento delle membrane riguarda la possibilità che si presenti un’emorragia. Quest’ultima è una perdita di sangue di consistenza simile a quella di un normale ciclo mestruale, può avvenire anche a distanza di diverse ore dalla manovra. In questo caso bisogna immediatamente avvertire il medico, soprattutto se l’emorragia è piuttosto abbondante.

Il medico non pratica lo scollamento delle membrane con leggerezza. Esistono infatti delle linee guida internazionali, appositamente studiate, redatte e pubblicate dalla Società Internazionale di Ginecologia ed Ostetricia, per evitare che il parto indotto diventi una sorta di prassi. La coppia ha infatti il diritto di chiedere al ginecologo tutto su quanto sta per accadere, così da avere piena consapevolezza sui rischi e sui benefici a cui si sta andando incontro.

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