Quanto è importante conoscere il sesso del bambino prima che nasca? Se ci fosse un modo per sceglierlo, lo usereste? Cosa ne pensate?
La retorica prevalente recita così: “Sarò felice con un bambino sano, non importa se è un maschio o una femmina”.
E mentre la maggior parte delle coppie si ritengono d’accordo con questo pensiero, alcuni dicono — o ad alta voce o privatamente — che non possono davvero essere felici senza dare alla luce un bambino del genere che desiderano.
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Grazie alla scienza moderna, le coppie oggi possono fare qualcosa per influenzare l’esito — a patto che siano disposti a pagare un sacco di soldi, come una famiglia australiana ha recentemente fatto.
Jayne e Jon Cornwill hanno ipotecato la loro casa, volato in California dall’Australia e speso circa $50.000 per una tecnologia chiamata “diagnosi genetica pre-impianto” che permetterebbe loro di scegliere il sesso del bambino all’inizio della gravidanza — qualcosa che è illegale nel proprio paese. Già genitori di tre ragazzi, Jayne ha detto che ha sempre immaginato nel loro futuro bambini e bambine.
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“Mio marito ha sempre desiderato una bambina che un giorno avrebbe potuto accompagnare lungo la navata.
Io volevo una figlia in modo che potessi avere quel rapporto unico — il legame tra madre e figlia; entrambi i nostri figli desideravano una sorellina, e scegliere il sesso del bambino per noi rappresentava l’unico modo per completare il nostro puzzle di famiglia, “ha detto durante lo show di oggi in Australia.
Ha raccontato anche di essere caduta in una profonda depressione legata al volere una figlia e all’avere soltanto figli maschi, portando alla luce il concetto di “delusione di genere “che alcuni genitori sperimentano. In un saggio nel Sydney Morning, Herald ha scritto, “Se non hai provato almeno una volta una delusione di genere, non puoi capire quanto possa essere paralizzante. Il mio desiderio di avere una figlia mi ha trascinata in una spirale di depressione, lasciandomi praticamente quasi non autosufficiente.”
Mi ha detto di essere consapevole che lei (e altri genitori come lei) potrebbero essere giudicati senza pietà per ciò che viene percepito come un tentativo di giocare ad essere Dio e ingrati per la loro capacità di avere figli sani di qualsiasi genere.Ma ha anche aggiunto “non si tratta di giocare a Dio, si tratta di dare libertà riproduttiva alle donne.”
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La parola a Voi!! Cosa pensate dell’uso della tecnologia per scegliere il sesso del vostro bambino?
Foto per gentile concessione di Shutterstock
Alesandra Dubin è mamma di due gemelli e scrittrice che vive a Los Angeles-based; ha fondato il blog viaggio casalingo in movimento. Seguila su Facebook, Google + e Twitter.
