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Ragazze stuprate e fecondate: consigli per abortire

Le gravidanze a seguito di stupro rappresentano solo una minima parte delle centinaia di aborti effettuati in Gran Bretagna ogni giorno.

L’aborto non è una ‘soluzione’ per lo stupro. L’esperienza non può essere annullata e deve essere risposta con compassione e sostegno.

Per molte vittime di stupro che si trovano in stato di gravidanza, il più grande trauma non è essere incinta, ma il ricordo di essere stata violentata. (Mahkorn e Dolan, violenza sessuale e gravidanza: Nuove prospettive in materia di aborto umano, 1981)

L’aborto è di per sé una procedura violenta e invasiva. Va ricordato che molte donne che sono traumatizzate da aborto descrivono una sensazione di essere state violate.

Se una donna che ha subito violenza e risulta poi essere incinta vuole abortire, può recarsi a un consultorio, in cui esperti tra cui psicologi e psicoterapeuti sapranno consigliarla al meglio.

Scritto da Simona Bernini
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