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quando la gravidanza è extrauterina

La gravidanza extrauterina avviene quando l’embrione si sviluppa al di fuori della sua sede naturale (l’utero).

Anche se all’inizio tutte le gravidanze hanno origine in una tuba, dopo 2-5 giorni l’embrione concepito si sposta nell’utero. Quando questo non avviene, potenzialmente in quanto la tuba è ostruita o danneggiata, l’embrione non si sposta e si impianta nella tuba stessa (nel 99% dei casi), oppure nelle ovaie, o nella cavità addominale (in casi rarissimi) o nel collo dell’utero.

Le cause di una gravidanza extrauterina possono essere diverse, dalla presenza di endometriosi, appendicite, età avanzata, stimolazione ovarica nella terapia di fecondazione assistita, l’uso di anticoncezionali intrauterini.

Generalmente lo svilupparsi di una gravidanza extrauterina è intorno all’1-2% delle gravidanze e non sempre la si scopre tempestivamente, in quanto i sintomi sono piuttosto comuni a quelli di una normale gravidanza (dolori al basso ventre, mancanza del ciclo, perdite ematiche irregolari simili a quelle da impianto); tuttavia, gli esami del sangue registreranno livelli di beta HCG bassi. Normalmente i livelli di questo elemento raddoppiano ogni 48 ore, di conseguenza se ciò non avviene ci sono forti possibilità di aborto o di gravidanza extrauterina. Con un’ecografia pelvica si avrà la diagnosi definitiva.

In casi di gravidanza extrauterina, solitamente si attende l’evolversi naturale della situazione (aborto spontaneo) o si pratica una terapia farmacologica con possibilità di esportazione dell’embrione.

Scritto da Arianna Spatafora
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