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Quando i figli chiamano i genitori per nome: come comportarsi

Non è raro che i figli chiamino i genitori per nome: tutto quello che c'è da sapere e come comportarsi quando succede.

A volte può capitare che i bambini non si rivolgano ai genitori con gli appellativi di “mamma” e “papà” ma preferiscano chiamarli con il nome di battesimo. Ciò può suscitare nei genitori un certo turbamento, ma in realtà si tratta di una situazione che non deve né preoccupare né generare ansie inutili. Cosa fare quando i figli chiamano i genitori per nome?

Quando i bambini chiamano i genitori per nome

Il rapporto genitori-figli è molto complesso, ricco di sfumature a sfaccettature. Essere chiamati mamma e papà costituisce una solida affermazione di tale rapporto. Può capitare, però, che il bimbo impari a chiamare i genitori con il nome di battesimo, generando in questi ultimi ansie e turbamenti vari. Le circostanze possono essere tante, la maggior parte delle quali legate all’età del proprio figlio. Durante l’infanzia, infatti, può succedere che il bambino imiti qualcuno che abbia chiamato per nome i genitori e quindi voglia fare la stessa cosa senza una finalità precisa. Non c’è da dare a questo comportamento del bambino un significato particolare dal punto di vista affettivo, in quanto si tratta di fenomeno che accompagna una fase in cui il piccolo sperimenta il linguaggio. Alcune coppie, invece, scelgono di farsi chiamare per nome perché tendono a sentirsi più amici che genitori del bambino. In adolescenza, poi, soprattutto se vi è un rapporto conflittuale, il ragazzo o la ragazza può utilizzare il nome del genitori per contrastare l’adulto nella sua autorevolezza.

Cosa devono fare i genitori

Cosa devono fare i genitori quando i figli li chiamano per nome? È evidente che se ciò accade durante la fase dell’adolescenza ed è frutto di un rapporto conflittuale, è importante instaurare un dialogo con il ragazzo. Se ciò accade invece quando si ha a che fare con un bambino, il discorso è diverso. Di fronte a tale evenienza, i genitori possono fare poco o nulla. Possono correggere, quando è necessario, l’uso improprio delle parole, ma sempre con molta dolcezza, senza urlare e soprattutto senza insistere troppo. Il bambino non sta assolutamente facendo confusione riguardo al ruolo svolto dal genitore o al suo rapporto con mamma e papà. Egli, infatti, sta solo facendo degli esperimenti, cercando di utilizzare parole diverse per indicare la stessa persona. Dopo un po’ si stancherà di chiamare i genitori per nome, soprattutto se questi risponderanno prontamente quando li si chiamerà mamma e papà.

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