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Mettere i figli in punizione: quando diventa giusto?

La punizione non è piacevole per nessuno, né per il genitore né per il figlio che la subisce: quando è giusto punirli?

Mettere in punizione i figli spesso crea un dispiacere più ai genitori che ai figli stessi. A volte però bisogna ricorrere a questi rimedi per far capire al bambino i suoi errori e per fare in modo che non si ripetano più o perlomeno che vengano fatti il meno possibile. Ma quando è giusto punire i figli?

Quando è giusto punire i figli: l’ambiente familiare

Sicuramente i capricci sono uno dei motivi principali per cui i genitori mettono in castigo i figli. A casa spesso li fanno perché non vogliono eseguire un semplice incarico che gli abbiamo assegnato, come ad esempio apparecchiare o sparecchiare la tavola. Durante il pranzo o la cena ci è capitato di vedere i nostri figli che non vogliono mangiare il cibo che hanno nel piatto, senza contare poi tutte le volte che non vogliono andare a dormire per continuare a guardare i cartoni animati o giocare con i videogiochi.

Inoltre, nel caso della famiglia numerosa sarà capitato che i genitori hanno dovuto mettere in punizione i propri figli perché litigavano tra loro per i più svariati motivi. Il giocattolo con cui vogliono entrambi divertirsi, i dispetti che si fanno a vicenda, il modello di cellulare più nuovo, fino ad arrivare a chi riceve la paghetta più alta o chi può tornare a casa più tardi dopo una serata con gli amici.

L’ambiente scolastico

Oltre a quello casalingo, un altro ambiente dove possiamo trovare altri motivi di punizioni per i nostri figli è sicuramente la scuola. Tante volte abbiamo sentito i nostri bambini affermare di aver preso un brutto voto ad un compito in classe, magari con la scusa che l’avevano preso anche tutti i loro compagni cercando di evitare il castigo. Spesso si ricorre alle punizioni non solo per il brutto voto ma anche per lo scarso impegno nello studio. Succede quando vediamo nostro figlio che preferisce passare il tempo libero con i propri amici giocando e facendo i propri interessi mettendo prima il dovere al piacere. Un altro esempio relativo alla scuola, ma dove sicuramente la punizione è più severa, è quando si scopre che lo studente, il figlio, ha saltato la scuola, la cosiddetta “marina”.

Il bullismo

Negli istituti scolastici, soprattutto nei tempi odierni, vi è un problema che affigge molti bambini e studenti, ovvero il bullismo. Tante volte sentiamo ai notiziari di questo fenomeno che, grazie anche all’uso improprio della tecnologia, sta raggiungendo livelli di preoccupazione sempre più elevati. Molti genitori si trovano spesso nella situazione di avere i propri figli coinvolti in questo problema, siano essi vittime o bulli. Per questi ultimi una punizione severa potrebbe tornare molto utile per limitare la diffusione di questo fenomeno o per lo meno per fargli capire il grosso errore che ha commesso e, perché no, anche per far si che chieda scusa e che diventi più maturo.

Mettere in castigo i nostri bambini non è qualcosa che ci rende felici, ma certe volte è davvero necessario. I contesti in cui bisogna ricorrere a questi rimedi educativi sono molteplici, così come le stesse punizioni, ogni famiglia applica diversi castighi. Anche se a malincuore dovremo vedere i nostri figli tenerci il muso per un po’ di tempo, la punizione lo aiuterà a capire quali sono i suoi errori e quali sono le possibili soluzioni per non commetterli nuovamente.

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