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Quando fare la prima ecografia in gravidanza: i consigli

Una volta scoperto di essere in dolce attesa, è opportuno cominciare le visite di routine: scopriamo quando fare la prima ecografia in gravidanza.

Quando si scopre di essere in dolce attesa, è normale iniziare a porsi delle domande di ordine medico. Ciò è fondamentale, non solo per garantire la propria sicurezza, ma anche quella del bambino. È buona norma rivolgersi a un ginecologo di cui ci si fida, perché da quel momento sarà la persona cui fare riferimento per qualsiasi situazione durante i 9 mesi. Quando fare la prima ecografia in gravidanza? Scopriamolo insieme.

Quando fare la prima ecografia in gravidanza

Dopo il test di gravidanza e i primi contatti con il ginecologo, arriva il fatidico momento delle visite di controllo. Ma quando fare la prima ecografia in gravidanza? La tentazione sarebbe quella di effettuarla appena scoperta la gravidanza, ma risulterebbe inutile. Infatti, un piccolo puntino minuscolo comincia a vedersi intorno alla settima settimana di gravidanza. Si intende, ovviamente, 7 settimane dopo l’ultima mestruazione, quindi circa un mese e mezzo.

Il momento ideale per fare la prima ecografia è intorno alla decima o undicesima settimana. Il bambino, quindi, è abbastanza grande da poter far vedere il cuore e gli annessi fetali. Il ginecologo, inoltre, può controllare che tutto sia sistemato nella posizione definitiva.

Quando si pensa alla parola ecografia, si immagina una sonda sulla pancia con tanto gel. Per la prima ecografia, invece, si preferisce fare un’ecografia interna o transvaginale. Il motivo è dato dal fatto che l’utero non è ancora abbastanza grande e di conseguenza risulta molto difficile vedere qualcosa. Questo tipo di ecografia non è dolorosa e non è nemmeno pericolosa per il piccolo.

Cosa si vede durante la prima ecografia

La prima ecografia si chiama ecografia di datazione, perché il suo scopo principale è stabilire l’età gestazionale del bambino, quando è stato concepito e quando nascerà. Si effettua quindi nel primo trimestre di gravidanza e serve per:

  • valutare la presenza di uno o più embrioni;
  • verificare il battito cardiaco del feto;
  • confermare o meno il numero di settimane di gravidanza;
  • misurare il volume del liquido amniotico in cui è immerso il bambino, indicatore fondamentale del suo benessere;
  • osservare dove è posizionata la placenta all’interno dell’utero al fine di consentire al ginecologo di pianificare tutta l’assistenza alla gravidanza.

Quante ecografie si effettuano in gravidanza

Il numero di ecografie da effettuare durante la gravidanza è a discrezione del ginecologo. Il nostro Servizio Sanitario Nazionale offre gratuitamente, oltre alla prima ecografia, altre due: una a 20-22 settimane (ecografia morfologica) e una a 32-34 settimane (ecografia di accrescimento).

L’ecografia morfologica si effettua nel secondo trimestre per verificare il regolare sviluppo e la crescita globale del bambino. Si valuta anche la posizione e la struttura della placenta, oltre all’adeguata presenza di liquido amniotico.

L’ecografia di accrescimento si effettua nel terzo trimestre per ricercare eventuali anomalie anatomiche del feto, monitorare la crescita del bambino, controllare la quantità di liquido amniotico e la posizione della placenta e visualizzare la posizione fetale.

Scritto da Francesca Belcastro
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