x

x

Quali sono le cause più comuni dell’otite

Le cuase dell'otite variano a seconda della sua tipologia. Scopri quali sono e come prevenire l'infiammazione.

L’otite è un’infiammazione che colpisce l’orecchio esterno. Essa può essere classificata secondo due parametri di misurazione: il decorso della malattia e la gravità. L’infiammazione viene definita non acuta quando si risolve entro tempi brevi e, probabilmente, senza bisogno di assumere farmaci. La sua versione acuta, al contrario, non prevede la guarigione entro un certo lasso di tempo, oltre il quale si rende necessaria la somministrazione di medicinali specifici.

La seconda classificazione divide questa infiammazione in quattro tipi, in base alla sua localizzazione. Le cause, i sintomi e le cure variano per ogni tipologia. Esse sono la labirintite, l’otite media, l’otite esterna e la miringite (un tipo molto particolare, spesso trattato separatamente).

Cause comuni otite

Andiamo quindi con ordine. La labirintite, o otite interna, è quell’infiammazione che colpisce il labirinto, un organo interno all’orecchio che si occupa di mantenere l’equilibrio e di consentire l’ascolto di musica e parole. In questo caso, risalire con completa certezza alla causa scatenante non è purtroppo possibile. Tuttavia, le cause più diffuse sono reazioni allergiche violente a determinati farmaci o sostanze, come gli antibiotici, la meningite o la meningoencefalite (che causano la labirintite purulenta), lo stress estremo e infine le infezioni batteriche o virali, come ad esempio la parotite.

L’otite media si manifesta, come suggerisce la stessa denominazione, a livello dell’orecchio medio. Esattamente, essa colpisce l’area compresa tra membrana timpanica e orecchio interno. Soprattutto i bambini vengono colpiti e, spesso, in seguito a un banale raffreddore. In questo caso, infatti, l’infezione contagia l’orecchio medio passando attraverso la tuba di Eustachio. Questa è un piccolo canale che mette in comunicazione il naso e l’orecchio medio. Esistono comunque altre possibili cause, come faringite, ingrossamento delle adenoidi e allergie.

L’otite esterna, a sua volta, colpisce il canale auricolare esterno. Normalmente la parte più interessata è l’epitelio di rivestimento del condotto uditivo esterno, ma è possibile che l’infezione si estenda anche più in profondità. I principali responsabili di tale problematica sono batteri e virus e, tra questi ultimi, soprattutto quelli erpetici. Tuttavia, in alcuni casi potrebbe anche trattarsi di miceti. L’otite esterna acuta -straordinariamente diffusa tra i pazienti più piccoli- scaturisce spesso da otiti medie purulente o da eczemi. In questi casi, infatti, la cute di rivestimento dal canale uditivo esterno può macerarsi progressivamente. Infine, tale tipo di infiammazione vede più soggette le persone diabetiche, defedate, immunocompromesse o affette da carenze vitaminiche importanti.

La miringite, infine, si verifica quando l’infiammazione riguarda solamente la membrana timpanica. La causa alla sua base è, almeno il più delle volte, di natura infettiva.

Come prevenire

In alcuni casi, l’otite non può proprio essere evitata, e va curata quando si presenta. Esistono però alcune accortezza per correre meno pericoli in questo senso. Infatti, questo tipo di infezione va prevenuta per quanto possibile. Basti pensare che la labirintite, talvolta, non può essere curata con i farmaci e rende necessario un intervento chirurgico su quella porzione dell’orecchio. La prevenzione dell’otite, piuttosto sorprendentemente, inizia dai primi giorni di vita di una persona.

Ricordiamo, a tal proposito, che sono i bambini i soggetti maggiormente a rischio di contrarre le otiti, soprattutto per quanto riguarda quella media. Un ottimo ingrediente preventivo, completamente naturale, contro l’otite sembra essere… il latte materno. Esso svolge un ruolo molto importante nello sviluppo delle difese immunitarie del neonato. Alcuni studi sembrano confermare che i bambini allattati al seno hanno meno probabilità di contrarre infiammazioni di questo tipo.

Un’altra accortezza è quella di lavare regolarmente e accuratamente il canale delle orecchie. Infatti, come abbiamo visto, un accumulo di cerume (tappo) in quest’area può agevolare lo sviluppo di alcuni tipi di otite. Nei primi anni di vita del bambino, questo compito spetta ai suoi genitori. In seguito, con l’acquisizione dell’autonomia, sarà necessario spiegare l’importanza di questa misura di igiene e sanitaria, che il piccolo dovrà continuare a effettuare a mantenere anche da adulto.

Infine, bisogna prestare attenzione, nei limiti del possibile, a non graffiare il canale uditivo esterno. Una situazione simile, infatti, favorirebbe la proliferazione batterica. Le eventuali lesioni sono causate, nella maggior parte dei casi, dall’utilizzo eccessivo da auricolari per la musica ma anche di cotton fioc per la pulizia delle orecchie. Inoltre, il rischio di otite esterna si impenna quando si nuota regolarmente, a causa proprio dell’umidità e del liquido che restano nel canale uditivo. Ciò è tanto vero che l’infezione in questione è stata denominata ‘del nuotatore’.

Scritto da marafallini
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Viaggiare in aereo con bambini: consigli

Cos’è l’otite, quali sono i sintomi e come si cura

Leggi anche