x

x

Quali conseguenze piastrine basse in gravidanza

Se da prelievi ematici effettuati durante la gravidanza emerge un numero di piastrine leggermente inferiore alla norma, non v’è motivo di preoccuparsi e non ci sono rischi né per la salute della mamma e né per quella del bambino. Le piastrine sono delle cellule che servono a far avviare il processo di coagulazione del sangue quando c’è una lesione di un vaso sanguigno, in pratica fungono da tappo per arginare il sanguinamento, sono presenti nell’organismo in un numero che varia dai 150 ai 400 milioni per millilitro e la maggior parte delle gestanti presenta una quantità di piastrine che rientra nel range normale.

Secondo alcune statistiche circa l’8% delle donne che sono in dolce attesa possono avere un lieve calo della conta piastrinica e sfiorare una soglia che va dai 100 ai 150 milioni per millilitro, questa condizione è nota come trombocitopenia gestazionale, di solito si verifica intorno al terzo mese, non influenza in nessun modo la prosecuzione della gravidanza e il numero delle piastrine torna normale dopo il parto. Due fattori incidono sullo sviluppo della trombicitopenia: in gravidanza si accelera il processo di autodistruzione delle piastrine inutilizzate, che vengono sostituite con delle nuove che hanno una struttura più corposa, per cui se ne hanno di meno, ma sono più sono giovani e grandi e il corpo produce maggiormente la parte liquida del sangue, ovvero il plasma. Tutto ciò non pregiudica assolutamente il buon funzionamento delle piastrine, che continuano a svolgere efficacemente la loro funzione.

L’unica conseguenza del lieve calo piastrinico è che la gestante è soggetta a perdere più sangue durante il parto o il taglio cesareo, ma in genere non vi sono ulteriori rischi. Quando però il numero scende al di sotto dei 100 milioni per millilitro, la situazione deve essere posta sotto stretto controllo medico, in quanto potrebbe essere spia di un problema al sistema immunitario, che si presenta nel caso di patologie autoimmuni come il Lupus eritematoso sistemico, noto come LES, che consiste in una produzione eccessiva di anticorpi che attaccano le cellule sane dell’organismo, oppure può indicare l’insorgere della preeclampsia, ovvero di un eccessivo innalzamento della pressione arteriosa. In questi casi c’è un’alta probabilità che si verifichino delle emorragie durante il parto o il cesareo e i medici prescrivono delle terapie a base di compresse steroidi o di immunoglobuline subito prima del parto, per evitare pericolose complicazioni.

Scritto da Antonietta Zazzara
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Posizioni per attenuare dolore durante travaglio

Come riconoscere singhiozzi bambino in pancia

Leggi anche