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Fase della pubertà: cos’è e quando inizia

Fase della pubertà: cos'è, quando inizia, quali sono i segnali e quando si può parlare di pubertà precoce e pubertà tardiva.

Il periodo puberale rappresenta un momento davvero particolare nella di un giovane uomo e di una giovane donna per diversi motivi. Pubertà: cos’è e quando inizia? Scopriamolo insieme.

Pubertà: cos’è e quando inizia

La pubertà è quella fase della vita in cui i bambini vanno incontro a notevoli cambiamenti fisici e psicologici che sfociano nella maturità sessuale. Generalmente comincia tra i 10 ei 14 anni nella femmina e tra i 12 e i 16 anni nel maschio, pur con differenze legate alle origini e alla provenienza geografica.

Nei maschi il primo segno di questo cambiamento è l’aumento del volume testicolare, a cui seguono lo scatto di crescita staturale e la crescita dell’organo riproduttivo. Nelle femmine, invece, il primo evidente cambiamento interessa il seno, che comincia con lo sviluppo del bottone mammario e dell’areola. Sia maschietti che femminucce, poi, cominciano anche a veder spuntare una peluria più folta sotto ascelle e intorno alle zone intime. Ovviamente nei maschi tale mutamento è molto più accentuato e riguarda anche il volto (primi peli da barba).

La prima mestruazione o menarca è un importante marker della pubertà fisiologica. La maturità puberale non si completa con il menarca ma può richiedere fisiologicamente altri 2-3 anni dopo la prima mestruazione.

Con la pubertà non si modifica solo l’aspetto fisico. Infatti, i cambiamenti ormonali e psico-emotivi, la ricerca dell’identità e dell’indipendenza, spingono gli adolescenti verso nuovi comportamenti e nuove esperienze incluso l’inizio dell’attività sessuale, spesso senza aver raggiunto un buon livello di conoscenza e capacità di giudizio per scelte informate e consapevoli.

Pubertà precoce: le cause

La pubertà precoce è la comparsa dei segni di sviluppo puberale prima dell’età di 8 anni per le femmine e prima dei 9 anni nei maschi. I cambiamenti della pubertà sono legati alla produzione di ormoni da parte della ghiandola ipofisaria, che stimolano la funzione dei testicoli e delle ovaie. Alla base della maggior parte dei casi di pubertà precoce o anticipata non vi sono malattie, mentre la presenza di casi simili nella famiglia gioca un ruolo di primaria importanza.

La produzione eccessiva e anticipata di ormoni sessuali accelera la crescita in altezza ma anticipa lo sviluppo delle ossa lunghe. Come conseguenza l’altezza da adulti può essere inferiore al normale. Il bambino con pubertà precoce può lamentare disagio psicologico e relazionale derivante dai propri, inattesi, cambiamenti corporei e dal confronto con i propri coetanei.

Pubertà tardiva: in cosa consiste

Si parla di pubertà tardiva maschile e femminile quando i segni fisici della maturazione sessuale tardano ad apparire. Nelle ragazze i segni della pubertà ritardata sono l’assenza di sviluppo dell’abbozzo mammario entro i 13 anni o un periodo superiore ai 4 anni tra il telarca e il primo ciclo mestruale. Nei ragazzi, invece, si definisce pubertà ritardata l’assenza dell’iniziale aumento del volume del testicolo entro i 14 anni o un periodo superiore ai 4 anni tra l’esordio dei primi segni di inizio e il completamento dello sviluppo puberale.

La causa più frequente di pubertà ritardata, soprattutto tra i maschi, è il ritardo costituzionale di crescita e pubertà, una condizione non patologica e spesso ereditaria che si verifica quando c’è una diminuzione del ritmo di crescita. In questo caso le conseguenze sono una crescita lenta nell’adolescenza e uno scatto puberale della statura tardivo, spesso tra i 15 e i 17 anni.

Scritto da Francesca Belcastro
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