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Prime parole del neonato: a quanti mesi e quali sono

Prime parole del bambino: a quanti mesi, quali sono e come avviene l'importante sviluppo del linguaggio nei primi anni di vita.

Tutti i genitori attendono con ansia le prime parole del proprio bambino. D’altronde, i traguardi fondamentali del linguaggio vengono raggiunti nei primi tre anni di vita. Infatti, in questo periodo il cervello si sta rapidamente sviluppando e modificando. Prime parole del neonato: a quanti mesi e quali sono? Scopriamolo insieme.

Lo sviluppo del linguaggio del neonato

Lo sviluppo del linguaggio del bambino è un qualcosa di spontaneo e naturale, che non c’è assolutamente bisogno di insegnare. Si tratta di un percorso che inizia già durante l’ultimo trimestre di gravidanza, quando si sviluppano le strutture uditive e il bebè riesce ad ascoltare già dentro la pancia della mamma. Quando nasce, il bambino è predisposto all’apprendimento di tutte le lingue. Solo intorno all’anno di vita si stabilizza la specializzazione della lingua. Infatti, il bambino seleziona la lingua madre e dà significato solo ai suoni che compaiono in essa.

In realtà, il bambino non comincia a parlare dal nulla e le sue prime parole sono precedute da alcune tappe, che costituiscono i prerequisiti dello sviluppo del linguaggio. La comunicazione intenzionale si esprime intorno a 10-12 mesi e viene utilizzata per entrare in relazione con l’adulto.

Successivamente, dopo i 14 mesi, compaiono i gesti simbolici, cioè gesti che esprimono un concetto e che vengono usati al posto della parola. Intorno ai 2 anni, invece, il piccolo sviluppa la capacità di passare dal reale al simbolico, per esempio quando finge di dar da mangiare alla bambola senza avere in realtà nulla in mano.

Prime parole del neonato: a quanti mesi

La produzione di parole vere e proprie è preceduta però dalla cosiddetta lallazione, che avviene tra i 6 e gli 8 mesi. La lallazione consiste in una fase di transizione dello sviluppo fisiologico linguistico nel periodo neonatale. Si tratta di quel periodo in cui il bambino inizia a emettere suoni più articolati ma non è ancora i grado di comporre parole di senso compiuto. È un gioco che il bambino fa con il suo apparato fono-articolatorio, nel momento in cui abbassa la mandibola e prova a far uscire l’aria. È il momento in cui è facile che venga fuori il suono “mamma”, perché l’esperimento più comune consiste proprio nell’abbassare la mandibola e unire le labbra alternativamente. In realtà, il bambino non ha ancora associato quella emissione di suono al suo significato.

A partire dall’anno di età, comincia la produzione delle prime parole, fino ad arrivare ai 2 anni, quando il bambino dovrebbe saper produrre tra le 50 e le 80 parole. I primi termini sono riferiti a mamma e papà, in quanto il piccolo richiama le sue figure di riferimento.

Nel corso del secondo anno di età il bambino perfeziona le regole fonologiche, che gli consentono di capire quali suoni linguistici possono stare insieme per creare un significato e condividerlo. Fino ad arrivare ai 3 anni, quando in genere si completa l’acquisizione del linguaggio, la fonologia, la grammatica di base.

Scritto da Francesca Belcastro
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