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Prima bugia: cosa fare

“Le bugie hanno le gambe corte e il naso lungo”, diceva la fata Turchina a Pinocchio… quante volte si racconta questa fiaba e quante volte si ripete questa frase, magari al bambino che ancora non sa nemmeno cosa siano le bugie.

Tuttavia, prima o poi, tutti i bambini diranno la loro prima bugia. Questo succede spesso tra i due e i tre anni. Come comportarsi quando il piccolo dice la sua prima bugia?

Anzitutto è bene considerare che le prime bugie del bimbo di due-tre anni sono solitamente bugie innocenti, invenzioni della loro fantasia, usate talvolta per coprire qualche piccolo pasticcio. In realtà potrebbero anche non essere catalogate come vere e proprie bugie, in quanto non negano la realtà per secondi fini, ma raccontano una realtà diversa, frutto dell’immaginazione e della fantasia del bambino che il più delle volte non si rende nemmeno conto di dire una bugia, ma crede realmente a quello che dice.

In questa fase è bene non punire il piccolo se dice qualcosa che non corrisponde a verità. Man mano che cresce, se dall’inizio è stato punito, il bambino potrebbe temere la reazione del genitore (o altro adulto che sia) e reagire dicendo sempre più bugie per coprirne altre. È bene, invece, parlare al piccolo spiegando (in termini per lui ragionevoli) il perché non si devono dire cose non vere, facendogli sempre e comunque percepire che mamma e papà sono gli vogliono sempre bene, saranno sempre accanto a lui e che può sempre dire la verità senza paura.

Rimproverare dunque, ma mai punire. Verità e bugie, così come ogni azione che si compie hanno delle conseguenze (che tuttavia non sono mai punizioni) e il bambino deve comprendere questo per sapersi comportare, con il tempo e la ragione, nel modo corretto.

Elogiare il bambino quando si comporta correttamente lo aiuterà a farlo sempre perché sa che il suo buon comportamento rende felici mamma e papà.

Scritto da Arianna Spatafora
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