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Come si può prevenire la depressione post partum

La vita delle neo mamme non è tutta rosa e fiori. Gestire un neonato è un lavoro duro e faticoso e molte cadono in depressione post partum

Il ritorno a casa dopo il parto è un momento meraviglioso, eppure per alcune donne si trasforma in un vero incubo, è la depressione post-partum che colpisce il 10% delle neo mamme.

Molte donne non si rendono effettivamente conto di essere diventate mamme fin quando non si siedono sul proprio divano, insieme al marito o compagno, con in braccio il bebé. In ospedale è spesso tutto veloce e ritmato da poppate, visite e controlli che è davvero difficile fermarsi un minuto per contemplare cosa effettivamente è avvenuto e quando arriva il momento di fare i conti con la realtà il nuovo mondo ci può sembrare così spaventoso da annichilirci. Cosa succede nel cervello di una donna dopo la nascita di un figlio?

Alcuni parlano di baby blues, altri di calo ormonale. In realtà, sarebbe più corretto parlare di depressione post-partum, un disturbo nervoso che sconvolge gli equilibri e fa piombare le neo mamme in un profondo stato depressivo.

Oggi la prevenzione è possibile

Troppe volte, con la convinzione che la nascita di un essere umano sia assolutamente un lieto evento (e certamente lo è ) ci si dimentica di pensare a quanto sia una prova difficile, emotivamente e fisicamente, per una donna che nel corso dei precedenti nove mesi ha visto il suo corpo cambiare. L’ingresso nella nuova vita nelle vesti di mamma con allattamento, notti insonni, poppate notturne, non coincide con una porta d’orata ma piuttosto con evento di certo traumatico: il parto. Tutti elementi che possono ovviamente mettere a dura prova la neo mamma che si sente magari incapace, inadatta, troppo stanca e spesso sola. Eh sì, perché la solitudine è proprio il tarlo principale della depressione post-partum: più passano i giorni e più la donna si chiude in se stessa allontanando chi le sta vicino, anche il bambino stesso. Ma come si fa ad uscirne? Ma soprattutto, si può?

Quotidianità frenetica

Notti insonni, dolore al seno durante l’allattamento, il marito assente per lavoro, la stanchezza, bambino con crisi di pianto inconsolabile….queste sono solo alcune delle durissime prove che una neo mamma si trova a vivere nei primi giorni dopo il parto, situazioni che possono portare alla depressione post-partum se la donna non ha le forze necessarie – e gli aiuti – per affrontare tutto quello che comporta l’arrivo di un bebè. Perché, quando vi dicono che l’arrivo di un bimbo cambia la vita, hanno ragione: i ritmi cambiano, le ore di sonno cambiano, le abitudini cambiano. Questo cambiamento, se per alcune può avvenire in maniera spontanea e indolore, per altre può diventare una tragedia.

Un salto nella nuova vita

Il guaio è che con un bambino non si hanno periodi di prova: una volta nato, bum, si entra a tutto regime nella nuova vita di mamma e bisogna essere forti e preparate perché il bambino ha bisogno di tutta la vostra energia e soprattutto serenità. Molte mamme, però, non riescono ad affrontare la cosa e cadono in depressione, sentendosi solo e inadeguate al ruolo. Ma bisogna aspettare di arrivare al punto di non ritorno o la depressione post partum si può prevenire? Assolutamente sì. Oggi più che mai, le neo mamme hanno a disposizione moltissimi punti di incontro e percorsi pre e post natali che possono essere sicuramente un validissimo aiuto per combattere il problema della depressione: le mamme non si devono assolutamente vergognare ad affermare di essere stanche, a voler chiedere una mezz’oretta per sè stesse, o ad ammettere di avere problemi con l’allattamento.

Siete esseri umani, ricordate, non robot! Dei percorsi di condivisione e incontro con altre mamme possono essere da supporto per parlare e confrontarsi perché quello che state provando voi sicuramente lo starà provando anche qualche altra neo mamma.

L’importanza di monitoraggio e comunicazione

La gravidanza e il parto sono entrambe delle esperienze molto forti, quasi primitive. Come in un incantesimo, la donna si trova a vivere un’emotività sconosciuta in un corpo diverso da quello che è abituata a riconoscere ed accettare. Anche se vi sentite delle donne forti e pronte a tutto, informatevi, fate corsi, partecipate a degli incontri sul tema, perché la depressione post partum può colpire veramente tutte le donne.

No alla vergogna

Avvolta ancora da grosse stigmate, la depressione post-partum non è un problema così astratto come si possa pensare, non esiste una categoria meno a rischio di un’altra e non è nemmeno un disturbo esclusivo dei soggetti più deboli. L’arrivo di un bambino davvero cambia la vita e vi può mettere a dura prova. Farsi trovare pronte, è sicuramente un passo in avanti. Ma soprattutto, ricordatevi di parlare, comunicare, circondarvi di persone che possono esservi di sostegno. Non abbiate paura ad esternare le vostre necessità.

Se per esempio, dopo due notti passate completamente in bianco, a pochi giorni dal parto, perché il bambino ha avuto le coliche sentite la necessità di staccare mezz’ora e uscire a fare una passeggiata in solitudine, fatelo! Chiedete aiuto! La comunicazione è fondamentale perché purtroppo una delle conseguenze principali della depressione post partum è proprio l’isolamento sociale: la neo mamma tende progressivamente a chiudersi in sé stessa, perde la fiducia e, spesso, taglia fuori dalla sua vita anche il bambino.

Scritto da Melissa Ceccon
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