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Periodo fertile: gravidanza più difficile dopo la pillola

Tutto quello che c'è da sapere sui legami tra la pillola anticoncezionale ed il periodo fertile. Pillola si o no?

In molti pensano che la gravidanza è difficile dopo aver assunto la pillola anticoncezionale. In realtà la riduzione o la perdita della fertilità, dopo aver assunto la pilla, sono effetti collaterali veramente rari. Nella realtà dei fatti, statistiche alla mano, dopo aver sospeso l’assunzione della pillola si può rimanere incinta immediatamente, non appena ricompaiono i segnali dell’ovulazione.

Può tuttavia capitare che se la pillola assunta aveva dosaggi ormonali bassi o se è stata presa per lungo periodo, potrebbero volerci un paio di mesi per rimanere incinta. Ma ciò è assolutamente sinonimo di infertilità. Infatti in caso di assunzioni di pillola con dosaggi ormonali bassi o di assunzioni per lunghi periodi, come due o tre anni, l’utero potrebbe essersi atrofizzato un pochino e potrebbe aver bisogno di più tempo per riprendere la sua normale produzione ormonale.

Cos’è il periodo fertile

Il periodo fertile è rappresentato da quella fase o meglio da quei giorni, durante i quali la donna, se lo desidera, può rimanere incinta. Nell’arco di un mese i giorni favorevoli al concepimento sono in tutto sei e sono quelli dell’ovulazione. E’ infatti proprio durante l’ovulazione che l’ovocita o cellula uovo matura e viene espulsa nella tuba uterina, dove, può essere fecondata dallo spermatozoo.

Se una donna ha il ciclo mestruale regolare, il tempo tra l’inizio della mestruazione e l’ovulazione è di 14 giorni, altrimenti, per calcolare il periodo fertile con sicurezza, si possono utilizzare altri metodi come la temperatura basale, l’analisi del muco cervicale o gli stick per l’ovulazione.

Nelle donne, a differenza degli uomini che producono spermatozoi per tutto l’arco della loro vita, la stagione fertile ha una durata limitata, mediamente fino ai 50 anni, ovvero fino al raggiungimento dei 50 anni. Le donne producono un numero limitato di ovociti durante la loro vita e possono farlo fino a quando i follicoli ovarici, sono sensibili ai segnali ormonali del corpo. I follicoli ovarici sono delle strutture anatomiche che fanno parte dell’ovaia e contengono le cellule che producono gli estrogeni necessari per lo sviluppo e la maturazione degli ovuli.

Gli effetti della pillola sul corpo

Quando si decide di assumere la pillola o contraccettivo orale, gli ormoni vengono somministrati alla donna dall’esterno. In parole povere, l’ovaio non libera l’ovulo e l’utero non produce il cuscino endometriale, un cuscinetto di tessuto che serve per accogliere la gravidanza. La mestruazione che si verifica se si prende la pillola è in realtà una “finta mestruazione”, che ha un ritmo artificiale e si verifica perché si interrompe l’assunzione di questi ormoni esterni per un certo periodo di tempo.

Gli effetti della pillola sul corpo sono diversi. Uno di questi è la riduzione di acido folico e zinco. Scarsi livelli di zinco possono causare alla donna le tanto temute smagliature. Altro effetto molto temuto dalle donne con l’assunzione della pillola è l’aumento di peso. Tuttavia sulla veridicità di questo effetto collaterale della pillola, le opinioni degli addetti al lavori, sono da anni totalmente contrastanti. Mancano solide basi scientifiche che collegano l’utilizzo della pillola all’aumento di peso. Secondo la più comune delle teorie, l’aumento di peso sarebbe dovuto alla ritenzione idrica, secondo altri dipenderebbe da un rallentamento del metabolismo.

Il progesterone contenuto nella pillola anticoncezionale combinata, e cioè contenente sia estrogeni che progesterone, abbassa la bradichinina, un neurotrasmettitore che ha il compito di abbassare la pressione sanguina. Quindi se la bradichinina si abbassa, di conseguenza aumenta la pressione sanguigna che se aumenta in maniera proporzionale, provoca l’ ipertensione.

Quasi sempre si verificano perdite di sangue o spotting, ma sono effetti della pillola transitori. Durano infatti solamente durante i primi tre mesi di assunzione. Infine, oltre a frequenti cambi di umore, la pillola aumenta il rischio dei fenomeni di tromboembolismo venoso.

Pillola sì o no

Allora come comportarsi? Utilizzare o meno la pillola? Se si desidera prima o poi avere un bambino è consigliato assumere la pillola? E’ impossibile dare in questa sede una riposta. Se si legge il bugiardino contenuto nella confezione, sicuramente di opterebbe per il “pillola no”. Il rischio più note è quello ben conosciuto della coagulazione del sangue. La pillola aumenta il rischio di alcuni tumori. Anche se si riduce la possibilità di svilupparne altri, come quello ovarico, ma aumenta l’esposizione a cancro alla mammella, al collo dell’utero e al fegato. Altro problema che potrebbe derivare dalla pillola anticoncezionale è la perdita della sostanza ossea. Perdita che fortunatamente, ritorna nella norme non appena si smette. Una cosa è certa, il dottore non dovrebbe mai prescrivere la pillola con superficialità, ma dopo accurate analisi per valutare eventuali rischi che potrebbero insorgere dopo la sua assunzione.

In conclusione, la pillola di per sé non provoca alcun problema di infertilità, tutto al più, si potrebbe verificare un ritardo nel concepimento a causa di un atrofizzazione dell’utero se assunta per lunghi periodi di tempo, a meno che non ci siano altre cause non riconducibili alla pillola anticoncezionale. Tuttavia il nostro consiglio è sempre quello di affidarsi ai consigli del proprio medico per valutare insieme la possibilità di assumere o meno la pillola anticoncezionale.

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