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Pasqua: le poesie per bambini più famose

Pasqua, quali sono le poesie per bambini da imparare? I versi d'autore da imparare e recitare tutti insieme la domenica di Pasqua.

La Pasqua è dietro l’angolo e per divertire grandi e piccini è possibile insegnare ai bambini alcuni tra i più divertenti componimenti poetici sul tema. Pasqua: le poesie per bambini più famose.

Pasqua: le poesie per bambini

Nell’attesa che arrivi questa festa importante e ricca di significati e valori, si possono insegnare ai più piccoli alcuni tra i versi più belli che sono stati scritti sul tema pasquale. D’altronde, questa potrebbe essere un’occasione per trascorrere del tempo in famiglia in allegria e serenità. Pasqua, quali sono le poesie per bambini più belle? Impariamole insieme.

L’ulivo benedetto di G. Pascoli

Oh, i bei rami d’ulivo! chi ne vuole?

Son benedetti, li ha baciati il sole.

In queste foglioline tenerelle

vi sono scritte tante cose belle.

Sull’uscio, alla finestra, accanto al letto

metteteci l’ulivo benedetto!

Come la luce e le stelle serene:

un po’ di pace ci fa tanto bene.

Dall’uovo di Pasqua di G. Rodari

Dall’uovo di Pasqua

è uscito un pulcino

di gesso arancione

col becco turchino.

Ha detto: “Vado,

mi metto in viaggio

e porto a tutti

un grande messaggio”.

E volteggiando

di qua e di là

attraversando

paesi e città

ha scritto sui muri,

nel cielo e per terra:

“Viva la pace,

abbasso la guerra”.

Campane di Pasqua di G. Rodari

Campane di Pasqua festose

che a gloria quest’oggi cantate,

oh voci vicine e lontane

che Cristo risorto annunciate,

ci dite con voci serene:

“Fratelli, vogliatevi bene!

Tendete la mano al fratello,

aprite la braccia al perdono;

nel giorno del Cristo risorto

ognuno risorga più buono!”

E sopra la terra fiorita,

cantate, oh campane sonore,

ch’è bella, ch’è buona la vita,

se schiude la porta all’amore.

Pasqua di G. Gozzano

A festoni la grigia parietaria

come una bimba gracile s’affaccia

ai muri della casa centenaria.

Il ciel di pioggia è tutto una minaccia

sul bosco triste, ché lo intrica il rovo

spietatamente, con tenaci braccia.

Quand’ecco dai pollai sereno e nuovo

il richiamo di Pasqua empie la terra

con l’antica pia favola dell’ovo.

Pasqua di A. Negri

E con un ramo di mandorlo in fiore,

a le finestre batto e dico: «Aprite!

Cristo è risorto e germinan le vite

nuove e ritorna con l’april l’amore

Amatevi tra voi pei dolci e belli

sogni ch’oggi fioriscon sulla terra,

uomini della penna e della guerra,

uomini della vanga e dei martelli.

Aprite i cuori. In essi irrompa intera

di questo dì l’eterna giovinezza».

lo passo e canto che la vita è bellezza.

Passa e canta con me la primavera.

La Domenica dell’Olivo di G. Pascoli

Hanno compiuto in questo, dì gli uccelli

il nido (oggi e la festa dell olivo)

di foglie secche, radiche, fuscelli;

quel sul cipresso, questo su l’alloro,

al bosco, lungo il chioccolo d’un rivo,

nell’ombra mossa d’un tremolio d’oro.

E covano sul musco e sul lichene

fissando muti il cielo cristallino,

con improvvisi palpiti, se viene

un ronzio d’ape, un vol di maggiolino.

Scritto da Francesca Belcastro
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