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Parotite nei bambini, sintomi

La parotite, comunemente nota con il nome di orecchioni, è una malattia di origine virale che può colpire sia bambini che adulti, si trasmette attraverso l’inalazione di piccole gocce di saliva e si manifesta dopo circa 16-20 dal giorno dal contagio.

I primi sintomi includono febbre non molto alta, mal di testa, senso di spossatezza e inappetenza, dopo circa 2 giorni iniziano a gonfiarsi le ghiandole salivari poste tra le orecchie e la mandibola, può accadere che si gonfi prima la ghiandola di un lato e poi quella dell’altro, a distanza di qualche giorno, oppure l’infiammazione può interessare solamente una ghiandola e in tal caso si parla di parotite monolaterale. Il tutto è accompagnato da una febbre piuttosto elevata che può arrivare a 40°, nausea, vomito, emicrania, sonnolenza, torcicollo e può succedere anche che si manifestino delle convulsioni, il viso si deforma e si allarga a causa della tumefazione delle ghiandole, i padiglioni delle orecchie sembrano molto più grandi e da ciò deriva il nome di orecchioni. Il dolore ghiandolare aumenta quando il bambino mastica e deglutisce, il massimo gonfiore dura 2 o 3 giorni, poi comincia a diminuire nei successivi 5 o 6 giorni e pure la febbre si attenua, la remissione completa della malattia si ha in circa 10 giorni.

In rari casi potrebbero insorgere delle complicazioni, come l’infiammazione di alcune zone del cervello che può sfociare in meningite, oppure del pancreas, dando luogo ad una pancreatite, ma per fortuna ciò avviene solo sporadicamente, la parotite ha in genere un decorso benigno e se non ci sono complicanze gli unici farmaci da assumere sono la Tachipirina, che ha una funzione antifebbrile e degli antidolorifici, per alleviare il dolore delle ghiandole salivari ingrossate.

Scritto da Antonietta Zazzara
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