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Parole migliori per spiegare Olocausto ai propri figli

L’olocausto della seconda guerra mondiale è considerato uno dei peggiori eventi della storia dell’umanità ed è un argomento molto complesso da insegnare ai bambini. Parlare dell’olocausto è un modo per dimostrare che le vittime non sono mai state dimenticate e che in ogni uomo c’è la voglia di impegnarsi a non ripetere gli errori della storia. Descrivere ai propri figli come si sono svolti i fatti risulta utile per approfondire i loro studi e per stimolare in loro l’interesse per le tematiche del razzismo e dell’integrazione sociale. Non è consigliabile introdurre questo argomento ai bimbi molto piccoli perché potrebbero impressionarsi troppo a causa delle circostanze inquietanti.

Ecco quali potrebbero essere le argomentazioni e le parole migliori per illustrare come sia avvenuto un genocidio così violento e terribile:

  1. Spiegate che per molti secoli gli ebrei sono stati perseguitati per il loro credo religioso e in tanti paesi del mondo sono stati considerati degli estranei; utilizzate la parola antisemitismo come concetto fondamentale, per far comprendere la tipologia di discriminazione razziale di cui parlate.
  2. Informate il vostro ragazzo che nel corso degli anni ’30 un uomo che sosteneva l’antisemitismo, di nome Adolf Hitler, divenne il leader della Germania, perché prometteva di risolvere la situazione di crisi economica e di disoccupazione in cui versava la Nazione e che, una volta conquistato il potere, stabilì delle leggi che limitavano la libertà dei cittadini ebrei.
  3. Non dimenticate di menzionare il fatto che gli ebrei erano costretti a portare lo stemma della stella di David sui loro indumenti per identificarsi come giudei e furono arrestati in massa dagli uomini di Hitler, ovvero dai soldati nazisti.
  4. Per far capire quanto fossero trattati con disprezzo, raccontate che sia gli ebrei che vivevano in Germania che quelli di altre nazioni europee erano trasportati su treni sporchi, costretti a rimanere per molte ore senza mangiare e senza bere e deportati in campi di concentramento.
  5. Descrivete i campi di concentramento, i cosiddetti lager, come luoghi orribili, dove i prigionieri erano costretti a lavorare come schiavi in condizioni terrificanti e brutali e molti morivano di fame o venivano uccisi perché erano malati e non erano più utili da sfruttare per il lavoro.
  6. Chiarite che oggi non esistono più i lager e che furono chiusi quando gli Alleati, ovvero i militari sovietici, americani e inglesi, che nella seconda guerra mondiale erano nemici dei nazisti, intervennero sconfiggendo i tedeschi e liberando tutti gli ebrei che erano sopravvissuti.
  7. Concludete dicendo che durante la guerra 6 milioni di ebrei e 3 milioni di rom, di omosessuali e di avversari politici del Nazismo furono giustiziati nelle camere a gas, potete usaere il termine genocidio in riferimento allo sterminio e sottolineate quanto sia importante la tolleranza e il rispetto di culture diverse per creare una società evoluta e pacifica.
Scritto da Antonietta Zazzara
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