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Ossitocina in gravidanza: cos’è e dove si trova

L'ossitocina, alias ormone dell'amore, è un neurotrasmettitore importante nella gravidanza di una donna perchè aiuta travaglio e parto.

La parola ossitocina deriva dal greco e significa letteralmente “parto veloce”. Questo neurotrasmettitore, infatti, è strategico nell’ultima fase del travaglio, in quanto stimola le contrazioni uterine, facilitando il parto. Più precisamente, l’ossitocina viene somministrata per via endovenosa per indurre il travaglio o pilotarlo nel caso in cui le contrazioni siano inadeguate e ne prolunghino eccessivamente la durata proprio perché determina contrazioni delle fibrocellule muscolari lisce uterine, favorendo l’espulsione del feto.

L’ossitocina è un ormone di tipo proteico (più precisamente è un peptide di nove aminoacidi) immesso nel sistema circolatorio e rilasciato dai recettori nervosi di alcune cellule che agisce prevalentemente sulla mammella e sull’utero.

Ormone dell’amore

Detto anche ormone dell’amore, l’ossitocina è prodotta dall’ipotalamo e secreta dalla neuroipofisi (la parte posteriore dell’ipofisi), grande quanto un fagiolo, posta alla base dell’encefalo. L’ossitocina ha un ruolo importante: svolge la funzione di regolare organi e tessuti periferici durante il momento del parto e dell’allattamento, accrescere il desiderio sessuale e favorire l’affettività e l’empatia.

Dopo il parto i livelli di ossitocina continuano ad aumentare, determinando la montata lattea, che viene rilasciata anche nella fase di suzione del latte sul capezzolo da parte del neonato, risultando determinante nella costruzione del rapporto madre-figlio (favorisce la contrazione della muscolatura liscia attorno alle ghiandole mammarie, aumentando l’eiezione del latte).

Dal momento che l’ossitocina è sensibile a stimolazioni fisiche o psichiche connesse all’allattamento, anche indipendenti dallo stimolo sul capezzolo, uno spavento o un forte rumore possono, per esempio, bloccarne la secrezione riflessa ed ostacolare l’eiezione del latte durante la poppata. Al contrario, la sola vista del neonato o l’udirne il pianto favorisce l’innalzamento dei livelli sierici di ossitocina.

Ossitocina dove si trova

Secreta naturalmente, l’ossitocina endogena, che combatte lo stress e determina uno stato di quiete e di serenità nelle persone, può essere stimolata anche attraverso l’assunzione di alcuni particolari alimenti dal potere afrodisiaco. Questi cibi sono in grado di aumentare la libido, determinando una maggiore produzione di ossitocina da parte dell’ipofisi. I principali sono il melograno, la vaniglia, il cioccolato, banane e fragole.

Il mediatore chimico può essere sintetizzato in laboratorio ed introdotto nell’organismo per sopperire ad eventuali carenze. Durante il travaglio, in alcuni casi, l’ossitocina risulta insufficiente ed è necessario ricorrere alla somministrazione per via endovenosa di una versione sintetica di quest’ormone, che produce gli stessi effetti di quello naturale. Anche in caso di emergenze e complicazioni quali emorragie post-partum, si ricorre all’integrazione di ossitocina per via endovenosa.

Il modo più diffuso di integrare l’ossitocina endogena consiste nell’assumerla per via inalatoria, attraverso uno spray nasale del tutto simile a quelli che si usano per decongestionare le vie aeree in caso di raffreddore. Va precisato che in Italia, al momento, per quanto riguarda l’ossitocina esogena, l´unico uso approvato dal sistema sanitario nazionale è quello collegato al parto, somministrato per via endovenosa. I suddetti spray sono reperibili esclusivamente nelle farmacie online o su amazon

Scritto da Stefania Maffeo
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