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Ossitocina in gravidanza: come stimolare l’ormone dell’amore

L'ossitocina, detta anche ormone dell'amore, è un ormone che contribuisce a creare emozioni positive e senso di protezione.

L’ossitocina viene spesso definita come l’ormone dell’amore, ma quale ruolo ricopre esattamente? Si tratta di un ormone proteico che viene prodotto dell’ipofisi, una ghiandola situata sotto il cranio e che si rivela particolarmente cruciale nella produzione di ormoni. Il ruolo dell’ormone in questione è quello di aiutare lo sviluppo dell’empatia, di favorire l’affettività e di stimolare il desiderio sessuale negli esseri umani, indipendentemente dal loro sesso e genere. Inoltre, per le donne che rimangono incinte e portano avanti la gravidanza, questo ormone ricopre ulteriori ruoli. Durante il momento del parto e la fase dell’allattamento al seno, infatti, esso regola tessuti ed organi periferici. L’ormone, tramite l’ipofisi, entra nel sistema circolatorio e viene rilasciato dai ricettori nervosi di alcune cellule. L’ossitocina è coinvolta in tutte le fasi dell’attività sessuale, quindi dallo scambio di effusioni tra i partner, ai preliminari fino al raggiungimento dell’orgasmo.

Ossitocina parto

Durante il parto, l’ossitocina svolge una delle sua funzioni caratteristiche, nonché l’unica per la quale era nota fino a pochi decenni fa, prima che si scoprisse il suo ruolo nella nostra vita quotidiana. Il neurotrasmettitore in questione, infatti, stimola le contrazioni uterine che caratterizzano l’intero travaglio.

Dall’inizio, quando si iniziano ad avvertire le prime contrazioni, sino alla in cui il bambino viene partorito. L’apice del rilascio di questo ormone avviene proprio in corrispondenza della fase del parto vero e proprio. Tuttavia, la sua concentrazione inizia ad aumentare progressivamente negli ultimi mesi di gravidanza, quelli che precedono il parto.

In questo periodo, il neurotrasmettitore gestisce il grado di maturazione della cervice uterina. Ossia quella che, quando si sfaldano le membrane, dà inizio al travaglio. Inoltre, è anche responsabile del bilanciamento dell’equilibrio ormonale della placenta.

Come stimolare il parto

E’ possibile assumere integratori dell’ormone dell’ossitocina, a diversi scopi. L’ossitocina esogena potrebbe essere somministrata per via endovenosa, per ovviare ad alcune carenze del nostro organismo. Come anche per porre rimedio ad alcune complicanze che possono seguire il parto, come ad esempio le emorragie.

Ad esempio, Oxiboost è uno stimolatore di ossitocina, tra i migliori sul mercato. Questo integratore si può acquistare in modo sicuro su Amazon, ad un prezzo di circa 25 euro.

L’ormone in questione corrisponde infatti a un mediatore chimico che può essere sintetizzato in laboratorio e quindi introdotto nel nostro corpo. L’unico impiego attualmente approvato dal Sistema Sanitario Nazionale Italiano consiste nell’agevolazione del parto. In questo caso, l’ormone viene somministrato per via endovenosa.

In ogni caso, esistono altre sostanze e rimedi anche naturali per stimolare il parto, sebbene l’efficacia della maggior parte risulti ancora dubbia o quantomeno soggettiva. L’unico metodo naturale su cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità suggerisce oggi di effettuare alcune ricerche consiste nella curcuma.

Il motivo risiede nel fatto che le donne indiane ne fanno un ampio uso e i loro figli sembrano non nascere in ritardo, se non molto raramente. La curcuma è una spezia che proviene da una pianta erbacea. Un ottimo integratore di curcuma, piperina e vitamina C in commercio è quello proposto da Vitamaze. E’ possibile acquistarlo su Amazon, in modo sicuro, ad un prezzo di poco più di 15 euro.

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