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Ritorno dell’ora legale: gli effetti sui bambini

Ora legale: gli effetti sui bambini del cambio di orario e in che modo è possibile abituarli senza sottoporli a stress.

Nella notte tra sabato 27 marzo e domenica 28 marzo ci sarà il cambio dell’ora legale. Bisognerà spostare le lancette dell’orologio un’ora in avanti: avremo un’ora di luce in più con innegabili effetti positivi sull’umore. Ma quali sono gli effetti dell’ora legale sui bambini? Scopriamoli insieme.

Ora legale: gli effetti sui bambini

Nella notte tra sabato 27 marzo e domenica 28 marzo torna l’ora legale. Alle 2 di mattina bisognerà infatti spostare le lancette avanti di un’ora, alle 3. In questo modo, quindi, “perderemo” un’ora di sonno. Si tratta di una novità che rischia di mettere in crisi il riposo di tutti, in particolare quello dei più piccoli che fanno fatica a dormire.

Con l’arrivo della primavera, quindi, saluteremo l’ora solare che ci accompagnava da fine ottobre. L’ora legale porta con sé tutta una serie di benefici, ma anche di disagi, soprattutto per i bambini. Infatti, spostando in avanti di un’ora le lancette dell’orologio i bimbi avvertono degli effetti che si ripercuotono sulla qualità della loro vita quotidiana.

Quello che accade quando si passa dall’ora solare all’ora legale può essere paragonato al jet lag. L’organismo, infatti, ha bisogno di tempo per adattarsi. Tra gli effetti sui bambini si possono notare la fatica a prendere sonno e la difficoltà a svegliarsi al mattino. Inoltre, considerando che il cambio dell’ora avviene durante il periodo scolastico, è naturale che vi siano delle ripercussioni anche sulla concentrazione nello studio e quindi sul rendimento scolastico. Oltre a questo, la mancanza di sonno comporta anche dei cambiamenti a livello caratteriale: i bambini risultano irritabili.

Come ridurre i disagi dell’ora legale

Secondo gli esperti i genitori tendono a commettere due errori: o ignorano gli effetti del passaggio da ora solare a ora legale oppure cercano di far recuperare sonno ai bambini mandandoli a letto un’ora prima rispetto all’orario consueto. Infatti, in entrambi i casi si sottopone il bambino a uno stress.

È possibile evitare lo scombussolamento facendolo abituare gradualmente al nuovo orario. Se, come fanno molti genitori, si costringe il bambino ad andare a letto un’ora prima, si otterrà un effetto contrario a quello voluto. A parte la difficoltà nel farlo addormentare, è molto probabile che il giorno seguente si sveglierà un’ora prima. Il risultato sarà che si sentirà stanco e avrà sonnolenza.

Occorre, piuttosto, farlo addormentare un’ora più tardi: se normalmente il bambino va a letto alle 21, facciamolo addormentare alle 22. Nei giorni seguenti, mettiamolo a letto alle 21:40, poi alle 21:20 e infine alle 21. In tre giorni l’organismo si sarà abituato al nuovo ritmo.

Scritto da Francesca Belcastro
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