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Metodo Montessori: libri e guide per educare i figli

Una guida per conoscere gli elementi che caratterizzano il metodo Montessori, come l'ambiente scolastico, i materiali di sviluppo ed il ruolo della maestra.

Chi era Maria Montessori, cos’è il metodo Montessori, che cosa prevede e quali sono i libri e le guide per educare i figli seguendo questo metodo? Ecco tutte le risposte. Maria Montessori scrisse le linee guida del metodo che porta il suo nome nel 1909, all’interno del testo “Il metodo della pedagogia scientifica applicato all’educazione infantile nelle Case dei Bambini”, un manuale che per gli addetti ai lavori, segna l’inizio della pedagogia moderna.

Un metodo che oggi viene seguito in 20.000 scuole in tutto il mondo e dove il bambino e la sua spontaneità sono al centro, un metodo fortemente innovativo per l’epoca, soprattutto un’alternativa diversa e per molti aspetti originale, all’educazione autoritaria di quei tempi.

Chi è Maria Montessori

Maria Montessori nacque il 31 agosto del 1870 a Chiaravalle, un paese in provincia di Ancona, nelle Marche. La Montessori è stata tra le prime donne italiane a laurearsi in Medicina alla Sapienza di Roma, concentrando gli studi su pediatria e psichiatria infantile. Dopo la laurea diventò assistente alla clinica psichiatrica universitaria di Roma e dedicandosi ai bambini con problemi psichici. Grazie ai convegni ai quali partecipò in giro per l’Europa, la Montessori acquisì notevoli competenze in materia di recupero dei bambini con problemi neuro psichiatrici.

Agli inizi del Novecento Maria Montessori aprì la prima Casa dei Bambini nella zona di San Lorenzo a Roma, nella quale veniva applicavo quello che poi diventò il famoso metodo Montessori, un metodo innovativo raccontato nel libro Il metodo della pedagogia scientifica. Nel 1920 il metodo Montessori era già famoso e nacquero la scuola magistrale Montessori e l’Opera nazionale Montessori. Durante gli anni del fascismo, se agli inizi il regime assecondò le scuole montessoriane per ridurre il forte tasso di analfabetismo e per cavalcare l’onda di popolarità della Montessori, negli anni successivi i rapporti si rovinarono, molte scuole furono chiuse e la Montessori emarginata.

Nel 1933 la Montessori fu costretta ad abbandonare l’Italia ed iniziò a viaggiare molto, continuando a lavorare sulle sue teorie pedagogiche. Rientrò in Italia solo nel 1946 ed ottenne il permesso di rimettere in piedi l’Opera nazionale Montessori, per promuovere nuovamente i suoi sistemi di educazione. La Montessori morì nel 1952, nei Paesi Bassi dove si era trasferita negli ultimi anni. Sulla sua tomba si legge, in lingua italiana: «Io prego i cari bambini, che possono tutto, di unirsi a me per la costruzione della pace negli uomini e nel mondo».

Che cos’è il metodo Montessori

Maria Montessori è conosciuta in tutto il mondo per il metodo di educazione che prende il suo nome, ma fu molto attiva anche nel sostenere la lotta all’emancipazione femminile. Il metodo Montessori si basa principalmente su questo: “il bambino o l’allievo, deve essere libero di sperimentare per conto proprio, perché solamente attraverso la libertà, si possono favorire la creatività e altre doti presenti nella natura dei bambini.”

Affinché l’allievo sia libero di sperimentare e scoprire le cose, è fondamentale che la scuola e più in generale la classe, sia completamente a misura di bambino e che abbia quindi tutto a portata di mano per muoversi con più naturalità e non seguendo schemi rigidi o imposti dalle educatrici. La “Casa dei Bambini” rispecchiava esattamente questa idea ed oltre ai giochi proposti, anche l’arredamento era progettato secondo le esigenze dei bambini. “Il piccolo” scrive Maria in uno dei suoi testi, “rivela se stesso solo quando è lasciato libero di esprimersi, non quando viene coartato da qualche schema educativo o da una disciplina puramente esteriore”.

Secondo la Montessori infatti il bambino per sua natura è disciplinato ed ama l’ordine e se viene messo a contatto con i materiali pedagogici adatti e guidato da un educatore che non vuole prevaricare e non impone la sua figura o i suoi metodi,è in grado di auto-educarsi e di esprimere nel migliore dei modi le sue potenzialità.

Educazione Montessori: cosa prevede

L’educazione Montessori prevede l’assoluta libertà per il bambino di esplorare il mondo, perché la sua curiosità lo porterà inevitabilmente all’apprendimento. Quindi la curiosità è il vero motore dell’apprendimento, “se lasciato libero di girare senza interferenze, il bambino svilupperà al massimo tutto lo spettro delle proprie capacità e conquisterà il mondo con la forza della sua intelligenza.” Affinché il bambino sia libero di girare ed esplorare, è necessario che viva in un ambiente organizzato in un determinato modo, organizzato e preparato per accogliere i bambini, dove i materiali di sviluppo, come libri o giochi, siano a sua completa disposizione.

L’ambiente gioca quindi un ruolo molto importante nell’educazione Montessori, ricopre un ruolo fondamentale per lo sviluppo e la crescita dei bimbi. La classe deve suscitare negli alunni curiosità, interesse ed al suo interno i bambini devono muoversi alla scoperta di cose nuove. Sono i bambini stessi che scelgono con quali oggetti o materiali giocare, perché in quel particolare momento sono curiosi di quel determinato oggetto e quindi imparano prima a conoscere. Gli alunni devono essere liberi di prendere i materiali di sviluppo da soli, senza l’aiuto dell’educatore. Se i bambini sono liberi di prendere in mano gli oggetti, non vengono frenati nel loro naturale sviluppo dall’insegnante, che invece, al di fuori del metodo Montessori decide, quasi sempre, al posto del bambino, cosa fare e quali materiali usare.

Gli arredi dell’aula devono tener conto dell’età degli allievi e costruiti pensando alla leggerezza. Questo è un aspetto molto importante del metodo Montessoriano. Avere in aula arredi pesanti o giocattoli infrangibili vuol dire non far capire al bambino la loro fragilità e non sviluppare nel bambino il giusto rispetto nelle cose. Proprio il fatto che questi oggetti si possono rompere, crea nel bambino lo sviluppo del rispetto ed una maggiore attenzione nel loro utilizzo. Per questo motivo, nelle scuole montessoriane si utilizzano piatti di ceramica, bicchieri di vetro e soprammobili fragili. Così i bambini sono invitati a fare attenzione a come si muovono e sviluppano autocontrollo, autocorrezione e prudenza.

Il bambino se vuole può svolgere le attività da solo, così da rispettare tempi, modalità e ritmi di ciascuno. Ma nel corso della giornata sono molti i momenti di gruppo, infatti si pranza, si canta, si ascolta un racconto, si gioca in giardino o in palestra tutti insieme. L’educatore svolge il ruolo di mediatore tra il bambino ed il suo ambiente, aiutandolo, sostenendolo e consigliandolo, ma mai imponendosi e sostituendosi a lui. Niente a che vedere con la tradizionale figura dell’insegnante che controlla, dirige e condiziona i tempi, i ritmi e i desideri di apprendimento del bambino. L’educatore montessoriano prepara l’ambiente e presenta il materiale che verrà poi messo a disposizione dei bambini in aula.

Educare, per ogni maestra montessoriana, deve “significare aiutare i bambini a divenire consapevoli del dono che già possiedono e a svilupparlo durante il corso della loro vita. L’educazione è un’educazione per la vita: è il diventare consapevoli di noi stessi, del posto che occupiamo fra tutte le cose che ci circondano, nella società e nell’universo intero.”

Libri e guide sul metodo Montessori

Per chi è interessato al Metodo Montessori e vuole approfondire l’argomento ecco una lista di libri e guide sul metodo Montessori da acquistare.

1. Il bambino in famiglia

Una raccolta dei testi delle conferenze tenute da Maria Montessori nel 1923 a Bruxelles. In sole 140 pagine, il volume offre una panoramica del metodo Montessori, delle sue radici, della visione che la dottoressa ha del bambino, a partire dalla nascita e del suo ruolo nella famiglia.

2. Educare alla libertà

Un libro sull’educazione dei bambini e sul metodo Montessori da 0 a 6 anni. Dalla lettura del libro si potrà conoscere come funziona il metodo, che oggi viene applicato in centinaia di scuole in tutto il modo e che ha rivoluzionato la pedagogia degli ultimi cent’anni. Il bambino, secondo Maria Montessori, è già un essere completo e la sua educazione deve essere improntata alla libertà, da cui naturalmente emergerà la disciplina. Contiene brani chiave del pensiero montessoriano, utili spunti di riflessione per crescere dei bambini liberi, autentici, spontanei, responsabili.

3. La mente del bambino. Mente assorbente

In questo libro Maria Montessori si inoltra nel mistero di quel periodo «embrionale» in cui si organizza la mente. Chiarisce i caratteri, i limiti e le insospettate possibilità della prima forma del ragionamento del bambino, quello assorbente che tutto riceve e ritiene, di tutto si alimenta senza sforzo, per istintiva adesione, ma che di alimento ha bisogno per il suo sviluppo.

4. La scoperta del bambino

La scoperta del bambino è la sintesi e l’apice degli scritti in cui Maria Montessori ha rappresentato il suo metodo pedagogico, basato sul lavoro creativo dell’insegnante. In questo volume si segue lo sviluppo psicologico del bambino, si presentano i materiali montessoriani e il loro utilizzo con esercizi pratici e sensoriali.

5. Come educare il potenziale umano

In questo volume Maria Montessori espone il suo progetto di Educazione Cosmica. Nella prima parte del libro rivela il segreto del successo del suo metodo educativo. Nei capitoli successivi l’autrice parla del Piano Cosmico, dove tutti e tutto si riconoscono e ritrovano, obbedendo allo scopo della vita: lavorare insieme per tutti.

Il metodo Montessori ha avuto il grande merito di sviluppare una pedagogia infantile totalmente innovativa, anche se, soprattutto in Italia, non sono state poche le critiche. Le maggiori critiche al metodo Montessori riguardano una maggiore inclinazione del bambino a svolgere le proprie attività in maniera solitaria e di conseguenza la mancanza o la poca inclinazione al gruppo ed ai rapporti con gli altri bambini. E poi le eventuali problematiche che i bambini possono incontrare dopo aver frequentato una scuola montessoriana e devono andare in una scuola tradizionale. Abituati per lunghi periodi di tempo a scegliere cosa imparare da soli, potrebbero trovarsi spiazzati in una realtà scolastica dove sono le insegnanti che dettano i ritmi e gli argomenti di insegnamento giornalieri. Infatti è tendenza comune in molte scuole montessoriane di ultima generazione, preparare i bambini a questa eventualità nell’ultimo anno di frequenza.

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