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Mamme depresse: quali sono gli effetti sui figli?

La depressione materna comporta grandi rischi sia per lei che per il suo bambino. Può influenzare definitivamente la sua vita sociale e scolastica, ma soprattutto il suo futuro.

La depressione che colpisce i genitori e più nello specifico le madri, è un problema abbastanza diffuso. Si stima che un bambino su cinque viva con una madre affetta da una forma di depressione. Una serie di studi ad ampio spettro mostra che la mamma depressa ha degli effetti negativi sui figli e può causare l’insorgere di diverse difficoltà che possono manifestarsi durante la sua vita. La depressione interrompe la capacità di una madre di lavorare, essere normalmente presente a livello sociale e soprattutto svolgere le mansioni di un genitore. Ovviamente non è un problema limitato solo alle mamme, ma anche padri, nonni e donne incinte. Ogni soggetto a stretto contatto con bambini è esposto all’insorgere di una qualche forma di depressione.

Mamma depressa: quali sono gli effetti sui figli

La depressione di un genitore non solo modella la percezione del mondo da parte di questi, ma anche l’esperienza in cui il bambino si relaziona con gli altri. Si è scoperto che i genitori depressi interagiscono con i loro figli in modo diverso e questo influenza lo sviluppo del bambino. Per esempio, alcune madri depresse sono solite perfino evitare il contatto visivo con i loro figli, limitandosi nell’espressività e nell’uso della parola.

La depressione genitoriale può avere un impatto su molte attività dell’essere genitore. Anche la semplice lettura di un libro di fiabe può essere influenzata. Un genitore depresso potrebbe non essere così vivace o espressivo. Nel gioco coi bambini, i genitori sono soliti creare voci per far parlare pupazzi o personaggi di fantasia, oppure emettere dei suoni per divertire il bambino. Una madre depressa potrebbe non avere questa vivacità ed espressività.

Una delle azioni più comuni dietro alla quale si potrebbe nascondere una forma di depressione genitoriale, è il modo in cui la madre tende a limitare o annullare le relazioni sociali con il mondo esterno e anche con il bambino. Questo comportamento ha un impatto enorme sul modo in cui il bambino svilupperà la sua rete sociale. Alcuni studi collegano la depressione genitoriale, compresa quella prenatale, con un ampio panorama di difficoltà, alcune delle quali permangono a vita. La depressione genitoriale è un enorme limite che compromette non solo la cura della propria persona, ma anche quella verso i figli, rappresentando un pericolo per la loro salute. I bambini in età scolare con genitori depressi, potrebbero non rendere altrettanto bene di quei figli con genitori non depressi, manifestare problemi comportamentali e addirittura soffrire di malattie frequenti.

I sintomi della depressione materna

La depressione influenza l’appetito, il sonno, l’umore e le riserve di energia di una madre. I sintomi che si manifestano più comunemente sono:

  • Tristezza costante e perdita d’interesse per le attività che di norma danno piacere;
  • Dormire troppo o troppo poco;
  • Difficoltà nella concentrazione;
  • Nell’alimentazione come mangiare poco o troppo e livelli di energia costantemente bassi;
  • Pensieri suicidi.

Una madre depressa ha meno probabilità di reagire in modo pronto e appropriato all’esigenze e le richieste di un bambino. Spesso, un genitore depresso adotta comportamenti negligenti nei confronti del figlio, oppure può essere eccessivamente protettivo e intrusivo.

Come viene diagnosticata la depressione materna e come viene trattata

I medici sono sempre più consapevoli dei rischi derivanti dalla depressione materna. In genere, quando un medico sospetta che in una mamma sia presente una forma di depressione, prescrive appuntamenti regolari per cercare cause e sintomi sia fisici. Un percorso terapeutico di tipo cognitivo comportamentale può essere molto efficace per trattare la depressione e ridurne o eliminarne i sintomi.

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