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L’uso di marijuana durante la gravidanza e l’allattamento è sicuro?

Cosa succede al neonato se esposto a queste sostanze? Ecco tutto ciò che dovreste sapere in merito.

L’American Academy of Pediatrics (AAP) ha recentemente pubblicato uno studio sugli effetti della marijuana durante l’allattamento. Prima di procedere con l’articolo, è bene ricordare che al momento non è legalizzata in Italia, quindi le varie ricerche sono generiche e riguardano soprattutto gli Stati in cui essa è legalizzata.

Chi fa uso di marijuana in gravidanza?

Con l’aumento della legalizzazione della marijuana in molti Stati, alcune mamme incinte si rivolgono a questa sostanza per alleviare la nausea associata all’inizio della gravidanza. Le statistiche variano in modo significativo a seconda dello status socioeconomico, della geografia e dell’età delle mamme, ma l’AAP riporta che fino al 9,4% delle donne ammette di aver fatto uso di marijuana in qualche forma durante la gravidanza.

Perché le mamme fanno uso di marijuana durante la gravidanza?

L’AAP riferisce che, poiché l’uso di marijuana viene pubblicizzato su Internet come un mezzo sicuro per ridurre la nausea durante la gravidanza, questa è diventata una preoccupazione significativa. Attualmente non esistono dati scientifici a sostegno dell’affermazione che la marijuana allevi la nausea e il vomito in gravidanza.

L’uso di marijuana durante la gravidanza e l’allattamento è sicuro?

Uno studio ha rilevato che il cannabidiolo contenuto nella marijuana può causare una maggiore esposizione del feto alla marijuana e ad altre sostanze potenzialmente tossiche. Questo perché rende la placenta più permeabile, consentendo il passaggio di sostanze chimiche che altrimenti sarebbero bloccate.

Un ulteriore studio ci dice che la marijuana attraversa la placenta ed entra nel flusso sanguigno del bambino. Attraverso il flusso sanguigno del bambino, la molecola di THC presente nella molecola viaggia poi verso il cervello del bambino. Alcuni studi hanno rilevato che la concentrazione di THC nel sangue del bambino è pari a circa un terzo o un decimo di quella presente nel sangue della madre.

marijuana durante l'allattamento è sicura

Da una revisione della letteratura e da uno studio in particolare è emerso che i bambini nati da madri che fanno uso di marijuana hanno spesso un peso inferiore alla nascita, una circonferenza cranica più piccola, una lunghezza minore alla nascita e una maggiore incidenza di ricoveri nelle unità di terapia intensiva neonatale (NICU). Gli studi hanno anche rilevato che i bambini esposti in utero sia alla marijuana che al tabacco hanno maggiori probabilità di manifestare reazioni avverse. Altri studi hanno rilevato che i bambini esposti alla marijuana in utero hanno pianti più acuti e schemi di sonno anormali.

La legalizzazione della marijuana può dare la falsa impressione che sia sicura. Tuttavia, non ci sono abbastanza studi per dimostrare che sia sicura per i bambini non ancora nati e/o in fase di allattamento. Sono necessarie ulteriori ricerche, ma l’AAP afferma che l’uso di marijuana tra le donne in età fertile o che allattano è fortemente sconsigliato.

Scritto da Stefania Netti
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