x

x

Listeriosi in gravidanza: cause e rimedi

La Listeriosi è un‘infezione molto pericolosa, che viene in genere causata dall’ingestione di alcuni cibi, che sono stati contaminati dal batterio chiamato Listeria monocytogenes.
Chi aspetta un figlio corre un rischio di circa 20 volte superiore di essere colpita da questa patologia rispetto agli altri adulti sani. E’ stato accertato che circa un terzo delle persone che si ammalano di Listeria è rappresentato dalle donne in gravidanza.
Questa infezione, quando colpisce le donne incinte, può generare aborti spontanei, parto prematuro, e diversi altri problemi che possono danneggiare il nascituro. Tra questi, vi sono la paralisi, il ritardo mentale, cecità, ma anche diverse patologie che potrebbero interessare il cervello, il cuore e i reni.
In alcuni casi, la Listeriosi può causare la meningite nei neonati o un’infezione del sangue.

Come avviene la contaminazione degli alimenti?

A causare la comparsa della Listeriosi, che colpisce anche le donne in gravidanza, vi è un batterio chiamato appunto Listeria monocytogenes. Questo microrganismo vive soprattutto nell’acqua e nel suolo. Gli animali possono essere portatori della Listeria monocytogenes senza ammalarsi e così contaminano i diversi cibi di origine animale, come i formaggi e la carne.
Il contagio in genere avviene quindi consumando carne, pollame, prodotti caseari freschi e pesce. Quest’infezione può essere contratta dalle donne incinte, anche se queste ultime mangiano delle verdure contaminate dalla terra o dal letame, oppure alimenti confezionati non rispettando le più elementari norme igieniche.

I sintomi

I sintomi della Listeriosi possono comparire da poche ore fino a diverse settimane dopo che è avvenuta l’ingestione degli alimenti contaminati dalla Listeria monocytogenes.
Esiste una forma invasiva e una non invasiva di Listeriosi. Nella Listeriosi non invasiva, la donna in gravidanza avverte in genere dolori muscolari, diarrea, vomito e febbre. In queste situazioni l’infezione tende a risolversi spontaneamente.
Diversa è invece la situazione in cui chi aspetta un bambino contragga una forma più invasiva di Listeriosi. In questo caso, il batterio si diffonde in diverse parti dell’apparato digerente. Questa forma di malattia è caratterizzata dalla comparsa di sintomi gravi. Tra di essi, vi possono essere il mal di testa, le convulsioni, la meningite e la setticemia.

I rimedi contro la Listeriosi

Quando una donna, che aspetta un bambino, contrae la Listeriosi ( ecco i cibi da evitare) , è necessario che chiami il medico. Questi effettuerà la diagnosi della presenza di quest’infezione, dopo aver isolato il batterio Listeria monocytogenes da un sito sterile, come il sangue, la placenta o il liquido amniotico.
La Listeriosi nelle donne in gravidanza verrà curata quindi ricorrendo all’uso degli antibiotici.
E’ necessario che le donne incinte seguano alcuni consigli per evitare di contrarre questa infezione, che può rivelarsi pericolosa per loro e anche per il nascituro.
Le gestanti dovrebbero dunque lavare accuratamente tutti i prodotti crudi, pulendo bene le mani, i taglieri e i coltelli che sono venuti a contatto con questi alimenti. Il frigorifero deve essere tenuto ad una temperatura inferiore ai 4 gradi, mentre il freezer inferiore ai 17 gradi, visto che la Listeria monocytogenes può svilupparsi anche in questi posti.
La carne deve essere cotta nel migliore dei modi, i vari alimenti devono essere conservati correttamente ed è assolutamente vietato bere il latte crudo o mangiare i cibi che lo contengono.
E’ vietato a chi è in gravidanza il consumo di formaggi molli, come la feta e il gorgonzola. Per difendersi dalla Listeriosi, chi aspetta un bambino dovrebbe poi evitare di mangiare il pesce affumicato, preferendo a questo alimento invece il salmone e il tonno. Per quanto riguarda la frutta, è sconsigliato il consumo di meloni o angurie lasciati a temperatura ambiente per più di 4 ore.

Scritto da Redazione Online
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Rimedi per la dentizione dei neonati

Come scegliere l’asilo adatto a vostro figlio

Leggi anche