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La chirurgia intima: in cosa consiste e quando è indicata

Il Dottor Luca Piombino, Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica illustra a Mamme Magazine gli interventi di chirurgia intima.

La necessità di sentirsi maggiormente a proprio agio con la propria femminilità, l’esigenza di correggere eventuali asimmetrie o la voglia di avere una vita sessuale più appagante spinge sempre più pazienti a rivolgersi alla medicina per interventi di chirurgia intima.

Gli interventi di chirurgia intima sono indicati per migliorare esteticamente le parti intime, migliorando al contempo la funzionalità sessuale e il benessere psico emotivo di diverse donne che, spesso, vivono con disagio la propria femminilità.

Questi interventi sono sempre più richiesti da donne di tutte le età e abbiamo chiesto al Dr Luca Piombino di spiegarceli nel dettaglio.

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Dottor Piombino, cosa si intende con chirurgia intima?

Si tratta di una serie di interventi ambulatoriali, come la vaginoplastica, la labioplastica, l’aumento delle grandi labbra o il ringiovanimento vaginale, eseguibili ad ogni età e sempre più richiesti da donne in età giovane, anche se è consigliato aspettare il pieno sviluppo degli organi sessuali prima di sottoporsi ad interventi nell’area della vagina.

Come avviene l’intervento di vaginoplastica?

A seguito di eventi come il parto o il semplice invecchiamento, i tessuti vaginali possono diventare particolarmente rilassati e, a volte, risultare stirati o lacerati. Grazie alla vaginoplastica è possibile ripristinare i volumi vaginali: attraverso un’incisione nel perineo è possibile restringere il canale vaginale e ridurne le dimensioni di apertura.

Quanto dura l’intervento?

È un’operazione che si svolge in anestesia generale e dura circa due ore. La paziente potrà riprendere la normale attività nei giorni subito successivi all’intervento, mentre per la ripresa delle attività sessuali e sportive dovrà aspettare 2-3 settimane.

Ci sono altri interventi di chirurgia intima?

Assolutamente si. In base all’esigenza della pazienze, vi è l’intervento più adatto. Ad esempio, in caso di piccole labbra asimmetriche, ipertrofiche o troppo pronunciate si può ricorrere alla labioplastica riduttiva.

È un intervento molto invasivo?

No, si tratta di un intervento mini invasivo e ambulatoriale, che si svolge in anestesia locale con sedazione, in cui i tessuti e la pelle in eccesso vengono rimossi e le labbra rimodellate, senza cicatrici evidenti.
Anche in questo caso, la paziente potrà riprendere la normale attività nei giorni successivi all’intervento, mentre l’attività sessuale e sportiva dopo 2-3 settimane.

Il ringiovanimento vaginale, invece, in cosa consiste?

Questa procedura è indicata in caso di grandi labbra svuotate o rilassate, con perdita di volume spesso dato dall’invecchiamento. Per donare nuovo tono alla pelle delle grandi labbra è possibile ricorrere o al lipofilling (inserimento di grasso prelevato dalla paziente) o utilizzare iniezioni di filler di acido ialuronico appositamente creato per la mucosa intima e in grado di ringiovanirla dall’interno.

È possibile anche ricostruire l’imene?

Un trattamento molto richiesto è l’imenoplastica, detta anche revirgination. Consiste nella ricostruzione chirurgica dell’imene lacerato e nel rimodellamento della membrana.
E’ un intervento che si svolge in day hospital con anestesia locale e dura circa un’ora.

Come per gli interventi descritti in precedenza, la paziente potrà riprendere la normale attività nei giorni immediatamente successivi all’intervento e le attività sessuali e sportive dopo 2-3 settimane.

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Scritto da Sabrina Rossi
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